GLI ENTI DICHIARANO «NO SOLDI AL BRAGA, NOI NON DOBBIAMO PAGARE NIENTE»
Fanno bene gli enti a resistere alle richieste del Braga. Lo hanno detto i Sindaci e sarà ora il Tar a decidere. Il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, dopo il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e quello di Giulianova Francesco Mastromauro, risponde all'istituto musicale che reclama il pagamento di due milioni per vecchi debiti non saldati dagli enti finanziatori. Il Braga ha citato in giudizio davanti al Tar i due Comuni, la Provincia e la Regione. L'amministrazione comunale di Giulianova ha giò deliberato di resistere in giudizio; lo stesso faranno il Comune e la Provincia di Teramo.
«Anche volendo» dice Di Sabatino oggi al quotidiano Il Centro, «non potrei fare niente perché la cultura non è più una funzione in capo alla Provincia. Se adesso il Braga vuole fare questa azione legale la facesse pure; personalmente ritengo che noi non dobbiamo pagare». La Provincia versava 400mila euro all'anno per il sostegno al l'istituto musicale : «Li abbiamo pagati fino a che il bilancio ce lo permetteva, ma adesso non possiamo pagare più. Non era un contributo obbligatorio. Dopo di che è arrivata la statizzazione e allora se ne occupi lo Stato». Il problema del Braga, al di là del contenzioso in corso sui debiti pregressi, è proprio la statizzazione monca: l'istituto è dello stato ma l'onere del finanziamento resta a carico degli enti locali e della Regione che non hanno più le possibilità di bilancio per continuare e a fare fronte a questa spesa e infatti hanno impugnato il decreto e il procedimento è ancora in corso.
E come non dare ragione stavolte agli Enti che si stanno opponendo ad una richiesta quanto meno inopportuna. Il tempo delle vacche grasse è finito. Da un pezzo.