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Sul piede di guerra due concessioni storiche di Cologna: Stella Maris di Domenico Pedicone e Nino di Luigi Corradetti che tra l'altro, quest'ultimo è anche vice presidente della cooperativa balneatori di Roseto che sta facendo in queste ore accesso agli atti per capire i motivi che hanno spinto la Regione a mettere anni fa dei pennelli perpendicolari per cercare di fermare l'erosione che ha solo aggravato la situazione senza alcun tipo di miglioramento della situazione. Due gli interventi sotto accusa: quello effettuato nel 2010 nel quale la Regione spese tre milioni di euro solo per l'arenile di Cologna all'interno di un progetto denominato Progetto Ricama ed un secondo intevento messo in atto lo scorso mese di ottobre che ha complicato la già precaria situazione dell'erosione in questo tratto di costa. Una decina i pennelli perpendicolari alla riva installati fino ad oggi. «Il primo danno con sperpero di denaro pubblico fu consumato nel 2010  - dice Corradetti - e la Regione ci ha lasciato lo scempio che vedete in foto con bagnanti che si feriscono passandoci sopra: la Regione ha deciso di allungarlo di 20 metri ad ottobre scorso complicando ancora di più la situazione, l'acqua ha mangiato altra spiaggia. Quando lo abbiamo saputo che si stava effettuando questo lavoro, ci siamo subito opposti scrivendo lettere al Comune e alla Regione ma il lavoro è stato fatto lo stesso ed il mare è avanzato di altri 20 metri circa. Attendiamo una qualche risposta dalla Regione per far rimuovere il pennello ma ad oggi nessuno si è fatto sentire. Così non possiamo più lavorare, non possiamo più andare avanti. La notte scorsa sono caduti gli ombrelloni alla Stella Maris per l'avanzare del mare. Noi dobbiamo difendere questo tratto  perchè ci stanno distruggendo una realtà importante. Se non si fa qualcosa il prossimo anno non riapriremo le concessioni e chiederemo i danni alla Regione. Rimuovere quel pennello è lavoro di un giorno, perchè non si fa? ». GUARDA LA SITUAZIONE NEL VIDEO