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L’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci, unitamente all’Assessore Dino Pepe e ai consiglieri teramani Sandro Mariani e Luciano Monticelli, intendono definire i contorni di quanto muove intorno alla vicenda del nosocomio giuliese.

"Non può ravvisarsi, infatti, alcuna presa in giro nelle dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità sul programma di edilizia sanitaria. L’Assessore ha semplicemente preso atto che, su richiesta del Consiglio Comunale di Giulianova, si è aperto un dibattito istituzionale sulla riclassificazione del Presidio di  Giulianova a DEA di I livello. Tale scelta comporta aspetti sostanziali dirimenti in quanto è notevolmente differente, all’interno della programmazione di edilizia sanitaria, pianificare le risorse per un ospedale di base con 130 posti letto oppure un DEA di I livello con oltre 200 posti letto.

Tale variazione della discussione istituzionale sull’assetto della rete ospedaliera ha determinato, all’interno dello stralcio oggetto dell’Accordo di Programma con il Ministero, la necessità di dare priorità, in questa fase, al Presidio di Teramo che necessita con urgenza di una struttura adeguata per far fronte ai nuovi modelli organizzativi e assistenziali, coerenti con il livello di complessità assegnato al Mazzini.

Va detto, inoltre, con onestà intellettuale, che la riclassificazione dell’Ospedale di Giulianova a DEA di I livello non coinvolge soltanto il bacino di utenza afferente al Presidio di Giulianova ma è dirimente per l’intera programmazione sanitaria della provincia di Teramo: sostenere due DEA di I livello, con gli standard imposti a livello nazionale, bisogna aprire un approfondimento serio e una condivisione con tutte le comunità della provincia sulla necessità di riqualificazione degli altri due presidi di Atri e Sant’Omero.

Nel frattempo rimanere fermi vorrebbe dire lasciar scivolare su un piano inclinato anche la minima possibilità di miglioramento dell’offerta sanitaria territoriale: occorre ottenere l’impegno certo del Ministero a risorse in pronto cassa e non di competenza e dare avvio al terzo stralcio di edilizia sanitaria che vede a pieno titolo coinvolta la provincia di Teramo. Questi obiettivi sono pienamente compatibili con le risorse economiche, organizzative e umane che comunque sono destinate immediatamente al nosocomio di Giulianova e che sono elencate nell’atto aziendale recentemente approvato dalla ASL. "