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Nulla di nuovo sotto il sole di luglio in Regione nel secondo incontro con la cabina di regìa post sisma tra Regione e i sindaci del cratere. Per il Comune di Teramo c'era il vice sindaco Alfonso Di Sabatino Martina che ha fatto le veci di Brucchi partito per Memmingen oggi. «Sono riunioni che sistematicamente ripropongono temi già noti e in termini pratici non producono ancora nulla di nuovo. Almeno fino ad oggi. Di rilevante c'è stato però l'annuncio dell'amministratore unico dell'Ater Armando Rampini che ha annunciato nella riunione con il presidente Luciano D'Alfonso che a settembre partirà la ricostruzione veloce per tutte le case in categorie B per un importo di 70 milioni di euro». Ma il vice sindaco di Teramo non ci crede: «Manca un progetto, un piano d'azione per partire - dice - e questo dell'autonoma sistemazione è un problema serissimo con un costo enorme che si sta abbattendo sulla collettività, noi spendiamo un milione di euro al mese di fondi pubblici che liquida il comune e poi le fatture per gli hotel e i camping. Di questi fondi, oltre il 20% riguardano le case Ater, somma considerevole che potrebbe essere ridotta se si iniziassero subito i lavori». Poi l'annuncio che Teramo è stato inserito nel secondo piano stralcio delle opere pubbliche, dunque arriveranno soldi anche per il capoluogo: «ora bisogna capire quale immobile inserire in questo piano: o il Municipio (sopra al bar Dei Poeti) o il Museo Savini - spiega Di Sabatino - penso si opterà pe il museo Savini perchè collegato con progetto Teramo città della cultura 2020». Sono 18 milioni i fondi per questo secondo piano stralcio dove è stato inserito Teramo. Solo per la sistemazione di un'opera quale potrebbe essere il Museo Civico  arriveranno 2-3 milioni di euro. La prossima cabina di regia post sisma si riunirà tra una quindicina di giorni.