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[caption id="attachment_74750" align="alignright" width="300"] MOSTRA DEI VINI -  MONTEPAGANO[/caption] La 46° edizione della Mostra dei Vini di Montepagano, per quanto “scopiazzata”, ha segnato un decisivo passo indietro rispetto alle precedenti edizioni e, malgrado l’encomiabile impegno profuso dai ragazzi della Pro Loco di Montepagano, ha riportato la manifestazione da evento clou e di qualità nel panorama enogastronomico abruzzese a semplice “festa a tema” per una precisa volontà degli organizzatori, capitanati dal Consigliere comunale di riferimento che, evidentemente, hanno puntato più a “fare cassa” con questo evento che alla qualità della proposta, contrariamente a quanto facevamo noi in passato” dichiara Maristella Urbini, già Vice-Sindaco ed Assessore alla Cultura e agli Eventi del Comune di Roseto degli Abruzzi. “E’ sotto gli occhi di tutti che l’edizione 2017 non si è dimostrata all’altezza delle precedenti e, pur riproponendo in parte le innovazioni introdotte dall’Amministrazione Pavone, come ad esempio il restyling grafico e le degustazioni a tema, ha eliminato diversi elementi innovativi, come le cene gourmet che, negli anni, avevano coinvolto e portato nel Borgo eccellenze regionali come Nico Romito e ristoranti top come Villa Maiella, La Bandiera, Beccaceci, Zunica e Cipra di Mare (solo per far qualche nome) con appuntamenti che avevano fatto registrare unanimi consensi e che, però, rappresentavano voci molto pesanti nel bilancio della Mostra tanto che forse, quest’anno, l’organizzazione ha preferito eliminarle, in barba alla qualità della kermesse proposta, al solo fine di aumentare i propri introiti” prosegue la Urbini. “Di fatto, al netto del calo delle presenze che si è potuto constatare in ognuna delle tre sere della kermesse, il vero protagonista di questa 46° edizione è stato “l’aumento”: gli organizzatori hanno aumentato il prezzi delle degustazioni e della gastronomia in piazza (primi a 9 e 11 euro), il tutto a fronte di un calo della qualità dell’offerta e dei servizi, che sarebbe meglio definire disservizi viste le numerose rimostranze riversate sui social dai visitatori per la qualità del menù proposto, più degno di una festa paesana che di un evento enogastronomico di livello, il tutto al netto della perdita delle cene gourmet” sottolinea l’ex Vice-Sindaco. “Altro dato incontrovertibile è quello legato alla diminuzione delle cantine presenti e, di conseguenza, dei fondaci coinvolti nella manifestazione, tanto che questa è stata ridotta a soli tre punti di Montepagano e non abbracciava, come da tradizione, tutto il Borgo, con molti espositori che, non convinti dal nuovo format, hanno disertato l’appuntamento. Oltre a ciò vorrei sottolineare l’assenza del palco in piazza e della musica dal vivo e la ridotta, quanto inefficace, comunicazione dell’evento sul territorio regionale che ha fatto sì che in tanti non sapessero nemmeno del suo svolgimento. Insomma, per quanto i ragazzi della Pro Loco abbiano comunque lavorato ed abbiano cercato di dare continuità al “modello” ideato dall'amministrazione Pavone, e di ciò li ringrazio, questa nuova organizzazione, guidata dalle retrovie dal Consigliere comunale del Borgo sempre in prima fila in foto e brindisi vari, non è riuscita a mantenere gli standard qualitativi raggiunti dalla Mostra negli ultimi anni” ribadisce la Urbini. “Invece di fare mea culpa siamo poi stati costretti a leggere comunicati stampa autocelebrativi dell’Amministrazione Di Girolamo che esalta la riuscita della 46° edizione della Mostra dei Vini di Montepagano “perché profondamente rinnovata”. Inutile ripetere che il vero cambio di passo c’è stato nel 2012 con l’Amministrazione Pavone, con l’introduzione delle cene gourmet e le degustazioni a tema affidate a nomi come Antonio Paolini, Alessandro Bocchetti, Luca Panunzio di AIS Abruzzo, all’enologo Vittorio Festa e altri, con l’avvio di un percorso di crescita qualitativa finalizzata, nel lungo periodo, al coinvolgimento delle eccellenze vitivinicole regionali che rappresentano l’Abruzzo a livello mondiale. L’obiettivo era ambizioso e su quello bisognava insistere: purtroppo così non è stato, si è persa l’occasione, l’ennesima da parte di questa Amministrazione, col rischio di vedere di nuovo la fuga di quelle cantine faticosamente riavvicinate dal 2011 in poi” conclude la Urbini. “Permettetemi in ultimo uno sfogo personale: è stato gravissimo, in questa 46° edizione, non riproporre il fortunato e vincente brand “Montepagano Borgo DiVino”, marchio registrato ed entrato in Res Tipica. Ora è palese che la nuova Amministrazione stia facendo di tutto per cancellare quanto di buono fatto da chi l’ha preceduta, ma non si sarebbe dovuto togliere a questa manifestazione un così importante valore aggiunto che dava prestigio, oltre che un riconoscimento a livello nazionale targato ANCI: un conto è il sacrosanto diritto di portare avanti le iniziative secondo il proprio stile, un altro è cancellare quanto di buono è stato fatto solo per un capriccio e per la paura di doversi confrontare con un passato importante!”. “Quest’anno le cantine presenti erano circa la metà rispetto allo scorso anno” sottolinea Emilio Di Febo, Presidente dell’Associazione di Montepagano “RosaEventi” che ha gestito le precedenti edizioni della Mostra dei Vini. “Si è poi registrata una scarsa presenza di pubblico anche per la riduzione dell’area della Mostra che non ha stimolato, come tradizione, i turisti alla scoperta dell’antico borgo di Montepagano come avveniva in passato. In più, mentre nelle passate edizioni la nostra organizzazione, formata da tanti cittadini paganesi, integrava il contributo dell’Amministrazione con propri fondi per garantire eventi di livello, con musica tutte le sere, cene gourmet e diversi appuntamenti di formazione, quest’anno tante delle iniziative da noi introdotte non sono state confermate, forse per una “diversa” distribuzione dei fondi e del contributo erogato dal Comune”.