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Saranno giorni, settimane e mesi decisivi per il destino del Trasporto Pubblico nella provincia dell’Aquila e non solo. In effetti le scadenze ravvicinate imposte dalla manovra correttiva (D.L.50) impongono tempi strettissimi per decidere del futuro assetto del Trasporto Pubblico. In queste settimane, in considerazione della previsione della possibilità di realizzare gli affidamenti in house, a patto che gli stessi avvengano entro il 30 settembre 2017, si è avviato un confronto serrato con le organizzazioni sindacali a livello regionale. Nel corso degli incontri è emersa l’intenzione della regione di procedere con un modello che prevede di scorporare da Tua tutte le relazioni extraregionali per affidarle ad altra azienda regionale ossia Sangritana S.p.A. Noi che abbiamo creduto, dalla prima ora, nel progetto azienda unica ora facciamo fatica a condividere tale scelta. Ma la nostra contrarietà non si limita alla rinascita di una nuova partecipata che, invece, da tempo si sarebbe dovuta liquidare. Nel progetto pare ci sia di più se si considera l’idea di un piano di affidamento dei servizi che prevede di far sparire la contribuzione pubblica sulla relazione L’Aquila Roma, tratta di servizio minimo essenziale per la comunità Aquilana e non solo. Noi non possiamo accettare che tale relazione, proprio perché non servita da nessun altra modalità di trasporto, possa essere assimilata ad altre rotte commerciali ed anzi avevamo proposto che oltre a questa, una ulteriore tratta, dalle caratteristiche assimilabili ai servizi minimi, ovvero la Sulmona Avezzano Roma, dovesse essere inclusa tra i servizi essenziali. Noi non possiamo accettare che il pubblico esca da tali fondamentali servizi, resi in regime di TPL con tariffe ed abbonamenti calmierati. Noi siamo abbastanza certi che tale relazione L’Aquila Roma, qualora trasformata in relazione a mercato, non avrà in futuro la stessa frequenza di servizio ne lo stesso livello tariffario con grave danno per i cittadini di tutte le zone interne meritevoli di attenzioni ed ancora, purtroppo, dimenticate anche rispetto alle agevolazioni derivanti dal famoso “Biglietto Unico” in vigore solo sull’area metropolitana Chieti Pescara. Restano infine ancora da chiarire i passaggi della fusione di AMA-TUA ove pare stiano emergendo difficoltà che noi riteniamo superabili e, certamente, da superare se è vero che la volontà politica di agire in tal senso vi è sia da parte del Comune dell’Aquila che della Regione. Sia chiaro che per noi la scelta migliore è cogliere l’opportunità dell’affidamento in house, ed in tal senso va apprezzato il passaggio in Consiglio Regionale di ieri, ma è responsabilità di tutti trovare il modo di superare le criticità che abbiamo evidenziato e ciò a tutela del futuro del trasporto pubblico, dei cittadini delle aree interne e dei lavoratori impegnati nella nostra provincia che attendono in tal senso, risposte adeguate.