
L’Ufficio del Commissario Straordinario delegato per l’attuazione degli interventi urgenti e prioritari di mitigazione del dissesto idrogeologico nella Regione Abruzzo aveva previsto un intervento di €750.000,00 per la “Messa in sicurezza movimento franoso e riduzione rischio idrogeologico abitato di Villa Carosi” (lei ne era a conoscenza sin dal 24 giugno 2013 quando veniva conferito incarico di collaborazione a tecnico interno al Comune di Civitella del Tronto per l’espletamento dei compiti relativi alle attività di supporto al Responsabile del Procedimento).
Il contratto d’appalto è stato stipulato in data 13 luglio 2015 a rogito del notaio Di Pierdomenico di Pescara col Rep. 36912, ma i lavori non sono mai partiti. Perché?
Come mai non ha sollecitato l’esecuzione dei lavori? Lei non ha fatto nulla.
Già dal suo insediamento, nel maggio 2013, lei aveva a disposizione € 659.695,56 per interventi di mitigazione del rischio di fenomeni franosi in atto nella frazione Villa Carosi (finanziamento statale).
I 659.695,56 € sono stati portati a residuo nei successivi anni 2013, 2014, 2015 e 2016. Come spiega questa inettitudine ai cittadini di Ponzano e a tutti gli elettori di Civitella del Tronto?
Appare ancor più sconcertante il fatto che nello schema di piano triennale per i lavori pubblici 2013/2015 tale intervento veniva inserito nell’ultimo anno (2015), nel piano 2014/2016 veniva inserito nell’ultimo anno (2016), nel piano 2015/2017 veniva inserito nell’ultimo anno (2017) e nel piano 2016/2018 veniva inserito nell’ultimo anno (2018).
Dopo che si è verificata la frana, nel piano triennale per i lavori pubblici 2017/2019, invece, l’intervento è stato anticipato al secondo anno (2018), pur sapendo che ora la zona è off-limits. Tale modifica è del tutto simile al caso del bovaro imprevidente che chiude la stalla quando i buoi sono scappati.
Avendo a disposizione complessivamente quasi 1 milione e mezzo di Euro perché, se riteneva non fosse sufficiente, non ha chiesto ulteriori finanziamenti? Lei non ha fatto mai nulla, nulla, solo e soltanto nulla!
Con la grande lucidità che la contraddistingue, come mai non le è passato neppure per l’anticamera del cervello di affrontare il problema della frana di Ponzano, visto che era arcinoto», conclude Tucci.