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"La fotografia dell'attuale situazione delle scuole teramane riguardo all'antisismicità è disarmante. Come al solito il sindaco lavora in perfetta solitudine informando i consiglieri all'ultimo secondo dell'ultimo minuto: ad un mese dalla riapertura delle scuole. La situazione è drammatica in gran parte dei plessi". Lo afferma in una nota il gruppo consiliare del Partito democratico di Teramo. "Urge un'azione condivisa - dice il Pd - Il problema ormai non è del sindaco ma di tutta la città". "Le responsabilità come le scelte vanno condivise. Non è più possibile andare avanti in questo modo con azioni sporadiche senza programmazione". "La città vuole o non vuole i Musp? Sono la scelta migliore? Quando arriveranno? Saranno edifici idonei e resistenti alle intemperie? Se prendiamo i Musp poi arriveranno anche  i contributi per veri e propri edifici scolastici?". "La verità è che i Musp impiegheranno molto tempo per essere pronti all'uso". "Non è meglio spostarsi per il momento all'Università già dotata di infrastrutture e sottoservizi e costruire scuole nuove nel frattempo? - si domanda il Pd - Non è il momento di decidere come vogliamo la nostra città tra 5/10 anni?". "Le scelte di spesa, le scelte di come organizzare la dislocazione delle scuole, le scelte urbanistiche in questa situazione vanno condivise. Chiediamo che le commissioni vengano riunite in maniera permanente. Le soluzioni vanno trovate di concerto". "La discesa a Roma del sindaco con la fascia lascia il tempo che trova. A fronte di una situazione che si sta trasformando da emergenza ad ansia collettiva vista la vicinanza ella riapertura delle scuole, preso  atto della preoccupante  incertezza che il indaco dimostra nell'operare scelte, accertata l'incapacità decisionale, chiediamo l'intervento del governo tramite il prefetto per risolvere un problema che si sta dimostrando molto più grande delle capacita e delle competenze di un sindaco sempre più in affanno e caotico", conclude il Pd nella nota.