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 «Il Sindaco garantisce la riapertura delle scuole il prossimo 11 Settembre, senza ricorrere al doppio turno. Pertanto, allo scopo di costituire eventuali aule da utilizzare al posto delle scuole non utilizzabili, il primo cittadino ha chiesto alle Dirigenti scolastiche di fornire una dettagliata relazione circa la disponibilità di spazi all’interno dei propri istituti. Con questi ed altri che saranno messi a disposizione della Provincia e dall’Università, sarà possibile la puntuale ripresa delle attività scolastiche. Intanto si avviano a conclusione le verifiche in LC3 –un livello di analisi più approfondito - delle sei scuole che hanno fatto registrare i dati più bassi: De Jacobis, Fornaci-Cona, Molinari, Piano della Lenta, San Berardo, San Giorgio. I dati che emergeranno, e con essi l’indicazione degli eventuali interventi, dei costi e dei tempi di lavorazione, serviranno per redigere una mappa dei lavori da avviare». Si parte da queste poche certezze rese note l'altra mattina, dopo l'incontro con le dirigenti e lo staff degli ingegneri che hanno lavorato a stilare gli indici di vulnerabilità delle scuole comunali a Teramo per non far vivere sonni sicuri ai tanti genitori coinvolti nelle sei scuole "poche sicure" dal punto di vista sismico. A distanza di due giorni dall'incontro tecnico ed operativo, sono tanti i genitori che chiedono di sapere se i loro figli rientreranno in queste sei scuole. E sono tanti gli interrogativi ai quali il Sindaco pensa di poter rispondere solo la prossima settimana quando sarà affidata al Cnr la validazione, prevista dalla procedura, degli indici di vulnerabilità degli edifici scolastici sottoposti ai controlli nelle settimane scorse. All'ente nazionale di ricerca verrà chiesto di partire proprio dalle sei strutture risultate con un grado di resistenza sismica inferiore a 0.2 . La validazione, che sarà successivamente estesa a tutti gli indici, servirà a confermare o modificare i dati raccolti dai tecnici impegnati nelle verifiche. Per tutte le scuole, inoltre, sono stati disposti ulteriori approfondimenti attivando così il terzo livello di verifiche. Nel frattempo partirà la procedura per l'installazione dei Musp che dovrebbero essere operativi nel giro di sei mesi. Dagli ulteriori accertamenti tecnici sulle scuole, però, l'amministrazione conta di trarre indicazioni per miglioramenti sismici da avviare con proprie risorse.