
Berardo Di Giacomo (1935-2007)
Apprezzato dirigente del Comune di Teramo, Berardo ha imperniato dell’amore per la sua città tutta la sua vita, regalando alla sua comunità, grazie alla sua passione per il collezionismo e alla sua entusiasta ricerca documentale, importanti lavori di
ricostruzione storica e iconografica della Teramo di inizio novecento.
Costruendo nel tempo la sua collezione di cartoline d’epoca di Teramo, forse la più completa collezione oggi esistente, ha iniziato un percorso di ricerca attraverso i documenti, i libri e i ricordi che ha consentito di realizzare mostre, monografie e articoli di grande interesse storico.
Profondo conoscitore della storia urbanistica di Teramo, tra le sue opere ricordiamo le mostre documentarie realizzate con le immagini delle sue cartoline e corredate da una paziente ricostruzione storica del loro contesto, quali quelle sui lavori di isolamento del Duomo, sul Santuario della Madonna delle Grazie.
In collaborazione con la casa editrice Ricerche & Redazioni che ne ha curato l’allestimento e pubblicato i cataloghi, ha poi realizzato le mostre “Dalla carrozza al Bus elettrico” sulla storia del trasporto urbano in occasione del 25° anniversario della Staur, nonché la mostra permanente di immagini d’epoca “Teramo d’altri tempi” realizzata nel sottopassaggio di Piazza Garibaldi, in collaborazione con il Comune di Teramo, inaugurata nel
settembre 2006.
In collaborazione con l’associazione culturale “L’Incontro”, ha pubblicato in
diversi numeri speciali del periodico dell’associazione le immagini più importanti della propria collezione su base tematica, affiancate da un percorso di approfondimento, che rappresentano ancora oggi preziosissimi documenti per approfondire l’evoluzione urbanistica della città.
Nel 2004 ha pubblicato in “Notizie dalla Delfico” I fiumi di Teramo: immagini e racconti di momenti vissuti, una stupenda ricostruzione, basata anche sui ricordi personali, della vita sul lungofiume Vezzola e Tordino nella prima metà del Novecento.
Senza dimenticare, infine, le tante proiezioni diapografiche a tema, in collaborazione con parrocchie, associazioni, Università Popolare Medio Adriatica, con le quali intratteneva i suoi concittadini, aiutandoli a riscoprire le origini del nostro contesto urbanistico.