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C'è anche Giuseppe Stampone, artista teramano di grandissimo talento, tra le firme della biennale di Seul, con la sua mappa interattiva. Il tema è quello dell’architettura etica e della relazione tra globalizzazione e natura. "Le persone a Seul sono molto attente al verde, ma – allo stesso tempo – hanno l’ossessione della tecnologia. Ho chiesto quindi agli artisti di lavorare insieme per creare possibili strategie di tutela della vita attraverso la natura. - ha detto stampone - Nel frattempo ho costruito un archivio per disegni della flora e della fauna di Seul”. Il progetto di Stampone è all’interno della sezione curata da Helen Hejung Choi, docente universitario in Corea del Sud. Intitolato Commoning Cities, pone domande e cerca di dare risposte rispetto allo stato attuale e al futuro prossimo delle città. “Per me gli spazi pubblici”, ha continuato l’artista teamano, “sono ambienti liquidi. Come spiega la fisica quantistica l’uomo vede ciò che pensa e ognuno ha il suo punto di fuga. L’architettura è quindi creata da ciò che l’uomo pensa. È importante lavorare su questi temi, soprattutto per le nuove generazioni"