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«Questa parte dell'Appennino del centro Italia, mostra ancora un'infiammazione che stenta ad essere riassorbita. Ci vuole tempo e pazienza, sperando che nel tempo il quadro clinico non peggiori. Noi possiamo solo sperare che, piano piano, ciò che produce l'infiammazione venga riassorbito, fino a restituire quella tranquillità, di cui abbiamo usufrito per tanto tempo”.E' quanto scriveva sei ore fa la Fondazione Permanente G. Giuliani. «La natura ci ha insegnato che qualsiasi fenomeno nell'Universo ha un suo ciclo: nasce, vive e poi muore. Ciò che noi possiamo fare, è osservare i fenomeni e trarre da essi insegnamento. Per esempio, analizzando i dati sulle variazioni del rate sul gas Radon, forniti dalle stazioni di Ripa Fagnano e Coppito, notiamo nella giornata odierna (ieri) un leggero e costante incremento dei flussi del gas. Per noi questo andamento, indica che tutto il territorio dell'Appennino centrale, mostra di possedere energia che dovrà essere rilasciata. Pertanto per le prossime 6/24 ore ci attendiamo ancora repliche di intensità strumentale, anche sulla scala del 3° grado. E' chiaro quindi che, in queste circostanze, non possiamo esimerci dal raccomandare sempre la massima prudenza e prevenzione. Il drum del sismografo della stazione di Coppito, come evento maggiore mostra l'accadimento di Campotosto di M. 3.3 UTC 18:54», conclude la nota della Fondazione Permanente G. Giuliani.