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Si chiama Drynet, il progetto internazionale di cui l’Ateneo teramano è capofila con Pasqualino Loi docente di fisiologia. Il progetto - finanziato per 896.000 euro da Horizon2020, Marie Curie Action “RISE” - riguarda la   costituzione di una rete di ricerca interdisciplinare per verificare la possibilità di indurre la disidratazione reversibile in cellule e gameti di mammifero. Nell'ambito di questi studi, oggi all'università si è tenuto il progetto Drystore, finanziato all’Ateneo Teramano per 288.530 euro, nell’Ambito del programma Horizon2020, Marie Curie Action “IndividualFellowship”,    condotto sperimentalmente dallo scienziato di fama internazionale Dr. Joseph Saragusty,vincitore del Fellowship. Scopo del progetto è l’induzione di disidratazione reversibile in gameti (spermatozoi) e cellule. Durante la conferenza stampa è stata eseguita in presa diretta un esperimento in cui alcuni insetti disidratati hanno ripreso il ciclo vitale dopo essere stati re-idratati. Grazie ad un semplice microscopio, si è riusciti a osservare l’istante in cui il cuore riprenderà a battere, sino alla completa ripresa della motilità della larva. Alla conferenza stampa con Pasqualino Loi e il rettore Luciano D’Amico erano presenti alcuni partner del progetto: l’israeliano Joseph Saragusty (Drystore), e il giapponese Kasutsugu Matzukawa (Drynet).   GUARDA IL VIDEO