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Avviare un tavolo di Governo con il Ministero che parte da un coordinamento locale e regionale in modo da portare la vertenza Hatria sul tavolo nazionale e cercare di evitare i 55 licenziamenti annunciati dall'azienda e discutere più in generale della crisi industriale che ha colpito duramente la provincia e Teramo. Questa mattina (vedi foto) si è tenuta l'annunciata assemblea davanti all'azienda con tutti gli operai alla quale hanno partecipato oltre ai sindacati, il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il Sindaco Maurizio Brucchi, il presidente della provincia Renzo Di Sabatino, il vescovo di Teramo e diversi sindaci come Vincenzo Di Marco e Severino Serrani. Lolli si è impegnato a portare l'attenzione della vertenza sul tavolo del Ministero del Lavoro al più presto. Ha colpito diversi operai presenti all'assemblea stamattina, l'intervento del Sindaco Brucchi che ha ricordato i tempi nei quali frequentava da piccolo i locali dell'Hatria quando vi lavorava il padre e si chiamava "Spea". Brucchi ha riferito di aver chiamato  il Commissario per la ricostruzione De Micheli che sarà in visita a Teramo l'11 ottobre, alla quale sarà inviato un documento nel quale si evidenzierà che a Teramo non c'è solo la questione post terremoto ma anche la vertenza Hatria. Ha incoraggiato i lavoratori ad andare avanti con la vertenza anche il vescovo Seccia presente all'incontro. Intanto i giorni passano e si avvicina sempre più pericolosamente il giorno del 16 ottobre quando i 55 operai si aspettano l'arrivo delle lettere di licenziamento. Da lunedì scorso l'azienda è chiusa e nessuno sta lavorando. Domani alle 14 nuova assemblea generale dei lavori per l'annuncio di un'altra settimana di sciopero.