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E "anatra zoppa" fu. Al Comune di Avezzano si è registrato ieri il ribaltone con l'anatra zoppa che cambia i numeri in consiglio e assegna la maggioranza dei seggi all'opposizione. Il Tribunale amministrativo regionale dell'Aquila ha infatti accolto il ricorso delle minoranze contro il provvedimento dell'ufficio elettorale che aveva attribuito il premio di maggioranza al sindaco, nonostante le liste dell'altra coalizione, quella guidata dall'ex primo cittadino Gianni Di Pangrazio, avessero ottenuto al primo turno oltre il 50 per cento dei voti validi. La prima sezione del Tribunale amministrativo dell'Aquila (Massimiliano Balloriani, presidente al posto dell'avezzanese Antonio Amicucci, che si è astenuto, Paola Anna Lucia Gizzi, estensore e Gemma Di Cesare) ha modificato il risultato delle elezioni e nel prossimo consiglio dovranno essere attribuiti 9 seggi, invece di 15, alle 7 liste collegate al sindaco Gabriele De Angelis, e 13 seggi di consigliere comunale invece che 7 alle dieci liste collegate al candidato non eletto Di Pangrazio. A impugnare l'esito della competizione elettorale, lamentando «l'erronea e illegittima» attribuzione del premio di maggioranza ed evidenziando che al primo turno le liste avevano conseguito la maggioranza dei voti validi (12.633), erano stati i candidati nelle dieci liste collegate al candidato Di Pangrazio, sconfitto al ballottaggio. Secondo la sentenza, la governabilità «non è un'esigenza assoluta del sistema». Per tale motivo, secondo i giudici del Tribunale amministrativo regionale, «nel caso in cui il rischio di ingovernabilità sia massimo, il sindaco, salva la facoltà di dimettersi provocando lo scioglimento del Consiglio, deve convivere con una maggioranza a sé contrapposta. Tutto ciò», sempre secondo il collegio del Tribunale amministrativo regionale, «è conseguenza della divaricazione del consenso espresso dall'elettorato con il voto disgiunto, divaricazione che il legislatore intende rispettare per non premiare il sindaco che si è collegato alla lista che non riscuote sufficienti consensi».In conclusione, avendo le liste collegate a Di Pangrazio conseguito al primo turno più del 50 per cento dei voti validi, «alle liste collegate al candidato eletto sindaco al ballottaggio, De Angelis, non poteva essere attribuito, come invece è stato fatto, il premio di maggioranza». Dunque la campagna elettorale fatta anche da una parte dei politici "big" teramani che si sono concentrati su Avezzano facendo registrare tutto questo (con uno staff della comunicazione pure teramana impegnato nella Marsica) e cioè la non governabilità del comune di Avezzano potrà essere di spunto ai partiti nei comizi elettorali nazionali o locali...per non dimenticare che non sempre inciuciare fuori sede porta bene come in questo caso.