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BOLDIDE SICATotò e Peppino erano due geni. Laurel & Hardy, con la loro eleganza e il loro slapstick hanno segnato un’epoca. Spencer e Hill hanno inventato un genere. Franco e Ciccio disegnarono la parodia degli anni ’60. Boldi e De Sica ci hanno fatto ridere. Voi siete solo due mister nessuno di passaggio, benedetti da una culata che un giorno vi ha fatto conoscere un artista istrionico e geniale che accortosi di non riuscire più a far ridere ha saputo inventarsi qualcosa di nuovo percependo che era possibile riempire i teatri mettendo dentro un vaffa la rabbia di un popolo che veniva sbeffeggiato dalla politica. E che per errore vi ha creato. Per un autentico errore che un giorno racconterò. Senza di lui siete il niente, il vuoto, senza quel logo commerciale che serve a far soldi ad una azienda milanese, stareste ancora a vendere bibite, a passeggiare a Ostia o a fare fotocopie al tribunale di Teramo o passeggiare a Tortoreto.
Il vostro difetto non è l’incapacità, ma l’arroganza. La vostra colpa non è di non aver idea di come si governi un Paese, ma quello di credere di saperlo fare e di aver fatto credere di saperlo fare. E ora dopo aver portato la nazione in recessione vorreste governare la mia Regione. Voi vi siete smentiti su tutto. Avete dimostrato un’incompetenza abissale, tipica di chi crede di poter parlare di immunologia avendo studiato su Facebook, di politiche del lavoro avendo fatto lo steward al San Paolo o di riforma dello sport avendo fatto l’istruttore in una palestra. Decine di piroette da circo non vi risparmiano il fatto di esservi dimostrati più trasformisti dei peggiori trasformisti.
Dopo aver fatto eleggere deputati tipo Teresa Manzo con i suoi orrori di grammatica che hanno fatto ridere il Paese, avete fatto retromarcia su Immunità, Immigrati, Euro, Europa, salvataggi delle banche, streaming, impeachment, Tap, Tav, Ilva, chiusure domenicali, alleanze di governo, voti di fiducia, Nato, Ius soli, accise, condoni, trivellazioni, F35 e chissà quante altre cose. Sono talmente tante che non riesco a ricordare e comunque non avrei spazio. Ne fate una al giorno!
Siete il peggior governo della storia di questo Paese e siete riusciti a raggiungere questo traguardo in poco più di sette mesi. Nonostante questo non accettate l’evidenza di essere inadeguati. Sarete spazzati via dalla storia, questo è certo. Ma prima farete dei danni. Tanti. Lascerete morti e feriti sul campo (e in mare) e ci vorrà del tempo prima di poter calcolare per bene il disastro creato e il deserto intellettuale e morale che avrete generato. Sì, perché oltre ai danni all’economia, al mondo del lavoro, alla salute (proprio quella fisica) del Paese, alla capacità di aver ridato polmoni a odio, rabbia, razzismo, fascismo ci saranno anche danni che non si potranno quantificare con la calcolatrice, quelli che farete agli esseri umani. Non mi riferisco (solo) agli stranieri con la cui vita giocate, ma al cervello e all’umanità di tanto nostri connazionali, specialmente quelli più giovani. State insegnando ai ragazzi, ai nostri giovani, che studiare non serve a niente, state seminando incompetenza, bullismo, arroganza, sfregio delle istituzioni di qualunque genere. Siete riusciti a sbeffeggiare lo Stato, la Chiesa, il Presidente della Repubblica, il Papa.  Quelle persone in difficoltà che avete strumentalmente usato per raggiungere il vostro scopo, sono la vostra spada di Damocle e saranno proprio loro a travolgervi e a spazzarvi via. Proprio quelle persone che hanno paura, che fanno fatica davvero (mentre la madre della vice Presidente del Senato ricorre al Tar, perdendo, alla richiesta di lasciare una casa popolare). E non vi siete sprofondati di vergogna. Proprio perché avete giocato con la loro paura e rabbia. Nel frattempo continuate pure ad attaccare quella che voi chiamate élite. Per dire, avete schedato gli uomini di scienza. E non si siete sprofondati di vergogna. Sono operazioni che se aveste studiato un po’ di storia, vi farebbero venire in mente qualcosa di già visto.
Sicuramente, ai più anziani, qualcosa viene in mente di sicuro: ne hanno già viste di persone come voi. Peggio di voi, forse, no. Non credo sia possibile, ma di gentaglia arrogante e inadeguata ne è già passata tanta e alla fine, ineluttabilmente, è stata spazzata via. Non passerà giorno, in questo 2019, in cui io e tanti altri faremo tutto il possibile per accelerare il fatto che voi diventiate un orribile ricordo. Qualcosa di talmente spregevole da non poter dimenticare, in modo da diventare uno di quei vaccini, ai quale (infatti) non credete.
Voi e i vostri eroi, bulletti di periferia, che metteranno in tasca il reddito di cittadinanza (se mai almeno questo lo farete) continuando a lavorare regolarmente in nero. Le conoscete vero le merde che sfruttano i lavoratori facendoli lavorare in nero, senza diritti. E non vi siete sprofondati di vergogna. Altri vostri compari condoneranno un’evasione fiscale o una casa fuorilegge a Ischia. E non vi sprofonderete di vergogna. Già, “l’onestà tornerà di moda” dicevate, insegnando al Paese la disonestà. Siete macellai che si fingono chef di ristoranti vegani.
Ma come è possibile che tutto questo sia finito nelle vostre mani sciagurate? Non solo qualcuno lo ha permesso, creando un vuoto riempito dal vostro livore e dalla vostra arroganza, ma c’è anche chi ha preferito stare a guardare.
“Odio gli indifferenti”, diceva Antonio Gramsci e io non sopporto più né voi né tutti quelli che vi stanno a guardare, senza fare o dire niente. Anzi a voi vi capisco. Avete vinto la lotteria, il biglietto era li per tutti e lo avete preso voi, è giusto così. Gli indifferenti no! I pavidi, i pretigni, quelli che stanno a guardare su che carro salire, quelli che da una vita chiudono gli occhi e la bocca, le vere e proprie merde umane senza palle e senza dignità invece, quelli li prenderei a bastonate.
E quando infilare un messaggio di odio fra un paio di foto di gattini non funzionerà più, questo Paese ritornerà ad essere il più bello del mondo. Sì, perché questo crimine è proprio imperdonabile: avete imbruttito il Paese più bello del mondo. Voi, più dei Longobardi, siete vandali che hanno disegnato i baffi sulla tela della Gioconda, avete imbrattato con lo spray e con una frase volgare e sgrammaticata la Cappella Sistina. Ricostruiremo, ripuliremo e ricorderemo. Perché siete un pericolosissimo niente, ma non ci sarà nessuna damnatio memoriae per voi. La vostra maledizione sarà nell’essere ricordati, per sempre. Come i peggiori.


Asterix