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L’area Marina Protetta Torre del Cerrano (AMP) chiede l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri per salvaguardare il mare abruzzese. Ieri ha consegnato alla Presidenza della Regione, durante l’incontro tecnico nella sala della Giunta Regionale all’Aquila, una copia del documento inviato via PEC in data odierna all’ On. Paolo Gentiloni. Si tratta di un documento di Opposizione alla conclusione della Conferenza di Servizi che autorizzava il versamento in mare dei materiali di escavo del porto di Ortona. Il documento si chiude con la richiesta alla Regione Abruzzo di provvedere alla revoca in sede di autotutela del provvedimento autorizzativo. LA RIUNIONE IN REGIONE – L’incontro tecnico è stato convocato dal Vicepresidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli. Nel corso della riunione, infatti, Lolli e il consigliere regionale Luciano Monticelli hanno incontrato alcuni dei Comuni direttamente interessati dalla decisione, l’AMP Torre di Cerrano e le strutture tecniche regionali che si stanno occupando della procedura. Il Vicepresidente Lolli ha messo in evidenza che c’è un “valore reputazionale” del turismo che condiziona le decisioni del turista. In conseguenza di ciò è fondamentale coniugare le esigenze di sviluppo infrastrutturale, come il dragaggio e l’ampliamento del porto di Ortona, con le esigenze di tutelare il sistema turistico della costa abruzzese. Il mare è un capitale naturale, il cui valore non deve essere intaccato: questa è l’opinione condivisa da tutti i presenti. I PROVVEDIMENTI – Questa consapevolezza ha fatto sì che i tecnici regionali presenti ricevessero delle indicazioni ben precise sulle iniziative da percorrere immediatamente per trovare una soluzione alternativa al deposito in mare dei sedimenti. I tecnici regionali si sono già attivati e da oggi hanno iniziato una serie di verifiche per esplorare le possibilità alternative al deposito in mare: possibilità che l’Area Marina aveva già indicato in sede di Conferenza di Servizi. La decisione è stata presa anche alla luce del decreto Regionale del 27 dicembre scorso, per il quale l’opera non va più completata obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2018, come spiegato dal Direttore della Regione Vincenzo Rivera, ma i termini possono essere eventualmente prorogati. L’Area Marina dichiara di aver valutato positivamente questa apertura da parte della Regione Abruzzo nella ricerca di soluzioni alternative, rimanendo comunque vigile su tutti gli aspetti della vicenda e pronta insieme ai comuni ad un’eventuale impugnazione degli atti autorizzativi.