Da Domenico Del Giudice, rappresentante della Reco restauro e conservazione srl, parte attiva nella proposta in Project Financing presentata al Comune di Teramo in data 10/11/2017 afferente un intervento complesso da realizzarsi nell’area della Stazione di Teramo.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’intervento si rende necessario a seguito degli ultimi articoli di giornali aventi ad oggetto l’arretramento della Stazione. Con spirito costruttivo e nella speranza di apportare nuovi input ad una questione che ad oggi appare controversa e poco chiara, si rimette la seguente dichiarazione:
“Leggiamo sconcertati gli articoli si giornale degli ultimi giorni sull'arretramento della stazione ferroviaria.
Sicuramente si nasconde altro dietro al finto problema della mancanza, in Comune, del contributo già versato da Globo.
L'amministrazione, infatti, accogliendo favorevolmente la proposta di project, presentata dall'azienda che rappresento nel novembre 2017, risolverebbe tutti i problemi in ordine alla partecipazione al bando per le periferie e attuerebbe la scheda di piano regolatore così da accordi siglati con RFI. Infatti, come più volte scritto all'amministrazione, la Conpact, che ha depositato una Proposta in Project Financing afferente proprio l’area della Stazione ferroviaria, si è resa sin da subito disponibile ad apportare le eventuali modifiche alla propria progettazione, compresa la possibilità di realizzare essa stessa la nuova piazza, oltre alla nuova viabilità.
Insomma, se si desse effettivamente avvio al Procedimento Amministrativo della Proposta in Project, il Comune di TERAMO e la catena Globo, nonché il comitato di quartiere,vedrebbero risolti tutti i problemi.
Invece, continuiamo a ricevere comunicazioni ufficiali, in cui l'unica volontà politico amministrativa che si coglie è quella di non affrontare il problema di una procedura amministrativa nuova e complessa, che impone pertanto i giusti approfondimenti.
In sintesi, come già letto su un'altra nostra iniziativa per TERAMO, una "proposta sovradimensionata" rispetto alle prospettive di crescita della città.
L’arretramento della Stazione potrebbe essere realizzato senza dover attendere i tempi del “Bando delle periferie” e, in aggiunta, il Comune sarebbe comunque attore principale nella riqualificazione di un’area che soffre da troppo tempo una mancata programmazione.
Ma l’aspetto più emblematico di tutto quanto si è letto in questi giorni sui giornali, è l’atteggiamento irresponsabile di chi oggi potrebbe assumersi la responsabilità di buttare dalla finestra un investimento privato di ben dieci milioni di euro”.