“La risposta del governo all’interrogazione sulle condizioni di vita nel carcere di Teramo lascia allibiti, senza parole. Invito il ministro della Giustizia a verificare personalmente la situazione del penitenziario, come ho potuto fare io con i miei occhi. Vada a vedere le condizioni delle celle, dei servizi igienici, delle docce, degli spazi per l’ora d’aria. La violazione dei diritti è stata accertata dal tribunale. Sarebbe interessante anche sapere chi ha preparato la nota con le notizie riferite oggi al Parlamento. Dopo quattro mesi dalla presentazione dell’interrogazione il governo viene in Aula a dirci che vi sono stati gli intervenuti per fermare le infiltrazioni d’acqua. Siamo al ridicolo. Si tratta di una struttura che ha problemi seri, serissimi, ai quali si aggiunge la carenza del personale di polizia penitenziaria. E gli incrementi annunciati, sono insufficienti. E’ il personale che dolorosamente mi ha detto che i colloqui con i familiari e gli avvocati non si possono svolgere proprio per questa insufficienza. Stiamo parlando del carcere della città di Marco Pannella non di Hannibal Lecter, dove vi è fortunatamente un’alta percezione di quali debbano essere i diritti dei detenuti e degli agenti. Capisco che l’alleanza con la Lega di Salvini obbliga M5s a essere cedevole su questi temi. Ma devono sempre ricordare che questo è il Paese che ha dato i natali a Cesare Beccaria e che il Partito democratico su queste materie non farà sconti a nessuno”.
Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, commenta la risposta del governo alla sua interrogazione sulle condizioni di vita nel carcere di Teramo rivolta al ministro della Giustizia.