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Rivolgo a tutti un saluto molto cordiale. Care ragazzi e cari ragazzi, insegnanti e persone della scuola, vi ringrazio per questa giornata. Un augurio per tutti voi, un augurio particolare al nuovo ministro. L'incontro di oggi è un richiamo ai valori della scuola e di apertura alla società di cui ciascuno di noi è parte".

Ha esordito così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso all'Aquila, in occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico.

"Un grazie sentito ai presentatori, alla squadra Rai e complimenti a quanti sul palco hanno offerto il loro talento. Un ringraziamento particolare alla città dell'Aquila, alla scuola Mariele Ventre, indimentaicabile. Questa scuola è un simbolo, non ha mai smesso di funzionare, neanche ubito dopo il terremoto. Oggi è un simbolo per l'uscita dalla provvisorietà, e per ricostruire la vita sociale".

  "Scuola e famiglia devono parlare e incontrarsi. Una società aggressiva rischia di accentuare fratture tra insegnanti e genitori. La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto, di fiducia. E la fiducia cominica dalla scuola".

Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il suo discorso all'Aquila.

Rivolgendosi ai ragazzi provenienti dalle scuole di tutta Italia, oggi riuniti nel capoluogo d'Abruzzo, il presidente della Repubblica ha detto dal palco: "Avete parlato di ambiente e del necessario equilibrio con la natura, mi giungono tante lettere e messaggi dai ragazzi. Questo tema è in cima alle preoccupazioni dei giovani. 'Salvare il nostro mondo equivale a salvare i nostri sogni', mi è stato detto. La scuola è il terreno dove coltivare questi progetti".

"Dobbiamo rendere la nostra scuola più forte e più efficace, con questa intenzione rivolgo gli auguri a voi per un anno scolastico sereno e proficuo", ha concluso Mattarella.

"Bisogna rispettare l'impegno anche verso le altre comunità colpite dal terremoto negli ani più recenti. Mi sono fermato davanti alla stele del ricordo delle vittime dell'Aquila, a loro dedichiamo la costruzione di una scuola dall'alto livello formativo, a loro e alle loro famiglie dobbiamo garantire una ricostruzione sicura".

"A scuola si scoprono talenti e competenze imparando a vivere con gli altri - ha proseguito il presidente della Repubblica - Tanti ragazzi lasciano la scuola senza completare gli studi, un problema che caratterizza soprattutto il mezzogiorno dove ridurre il numero abbandoni è un impegno prioritario. Rinunciare alla formazione è l'anticamera dell'emarginazione, dell'illegalità talvolta. La scuola per tutti è una grande conquista democratica, scritta nella nostra Costituzione. La scuola è levatrice di libertà, luogo in cui non esistono discriminazioni".

"Proprio per questo le norme vanno adeguate a favore dei ragazzi con disabilità. La scuola italiana ha grandi meriti e qualità straordinarie, i nostri giovani si fanno apprezzare ovunque, in Italia e all'Estero. Certo la nostra organizzazione ha limiti che dobbiamo superare ma dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze. Tanti meriti vanno riconosciuti agli insegnanti che mettono la loro passione a servizio dei giovani, e che non sempre ricevono il riconoscimento dovuto".

"Se la ricostruzione dell’Aquila è una priorità a maggior ragione dove esserlo la scuola, comparto nel quale purtroppo continua ad esserci un ritardo gravissimo".

Così Francesco Sinopoli, segretario generale Cgil Federazione lavoratori conoscenza, uno dei protagonisti del presidio cittadino che il sindacato ha promosso in occasione della visita all’Aquila del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’apertura dell’anno scolastico.

Il presidio è stato animato da una trentina di persone che hanno voluto "sollevare la questione, irrisolta da anni, della ricostruzione al palo di buona parte degli istituti scolastici nel capoluogo e nel cratere sismico".

Presenti oltre alla Cgil, Actionaid, appello per L’Aquila, Unione degli studenti, School in Progress e il Movimento giovanile per la sinistra. Eloquente tra gli striscioni esposti quello con la scritta “44 milioni per le scuole dal 2013”.

"Ci auguriamo che la politica del nuovo governo ponga la priorità dell’investimento su scuola, organici, corpo docente e aree interne perché le persone se hanno servizi non vanno via,  occorre una discontinuità da parte di questo governo – ha proseguito il sindacalista che ha lanciato un appello a Mattarella - la politica della scuola deve cambiare rispetto a trenta anni fa, la scuola  è un diritto e una missione costituzionale che combatte le disuguaglianze e non lascia indietro nessuno".

Miriam Del Biondo, segretario provinciale dell’Aquila di Fcl Cgil, ha spiegato che "le risorse per ricostruzione e per l’edilzia scolastica ci sono ma sono ferme ma non vengono impiegate per colpa dell’immobilismo della pubblica amministrazione, in particolare lo stop delò provveditorato Opere pubbliche e del comune sotto organico, ma pesa anche il fatto che manca un disegno organico e sistemico della città".

UN MOMENTO DELLA VISITA DI MATTARELLA A L'AQUILA