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enrica salvatoribrucchi 768x796La mia non vuole essere e di fatto non lo è, una difesa di ufficio del Presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore, primo perché non ha bisogno di nessun avvocato difensore non avendo commesso nessun reato anzi Le andrebbe fatto un plauso per l’attività svolta in questi anni, prima di vice-presidente e poi da Presidente, secondo perché non è Enrica Salvatore in pericolo bensì l’Istituzione Fondazione Tercas.
Negli anni in cui ho ricoperto il ruolo da Sindaco la Fondazione Tercas ha sempre svolto un ruolo importante e fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio sostenendo iniziative volte sempre all’interesse comune, senza mai essere autoreferenziale, indipendentemente dal colore politico delle amministrazioni locali o degli enti che ne hanno richiesto il contributo: dal Prof Mario Nuzzo alla dott. ssa Enrica Salvatore.
I Comuni fondatori hanno certamente il diritto/dovere di designare i propri rappresentanti all’interno del Consiglio di indirizzo ma poi sono questi ultimi che devono svolgere il proprio mandato in piena autonomia senza condizionamenti di alcun tipo.
Sono d’accordo con il Sindaco Gianguido D’Alberto che richiama l’attenzione ai principi di autonomia ed indipendenza nella gestione della Fondazione. E sono altrettanto d’accordo con la sua preoccupazione sugli effetti che condizionamenti politici possano avere sulla Fondazione stessa.
Infatti circolano in città rumors su convocazione, da parte di alcuni politici cittadini, di incontri con i rappresentanti del Consiglio di Indirizzo per sottoscrivere un documento di sfiducia nei confronti del Presidente Enrica Salvatore.
Un atto gravissimo, una barbaria poltica a cui anche io sono stato sottoposto qualche anno fa che non può e non deve ripetersi. Le conseguenze di quegli eventi sono note a tutti, eventi che hanno cancellato una intera classe politica di centro destra, aprendo le porte del governo della città al centro sinistra. E non solo questo.
Ed ora non contenti dei danni prodotti ci riprovano e questa volta con la Fondazione Tercas.
Spero sia finito il tempo degli “Yes man”.
Il Presidente della Provincia, il Sindaco di Teramo, di Atri, di Nereto sono persone serie, sono amministratori che, con sacrificio e tanto lavoro, cercano di risolvere i problemi quotidiani dei propri cittadini. Sono certo che non staranno a questo gioco cosi come sono altrettanto certo che i rappresentanti da loro nominati in seno al Consiglio di indirizzo sapranno svolgere il proprio ruolo con serietà, con dignità ed in piena autonomia.
Teramo ha tanti problemi, rimasta orfana di tanti enti ed istituzioni importanti, il più delle volte per colpa della politica autoreferenziale e priva di prospettiva.
La Fondazione Tercas oggi resta forse l’unico ente ancora vicino alle amministrazioni locali ed al territorio.
Facciamo in modo che sia la politica con la “P” maiuscola a prevalere lasciando quella con la “p” minuscola fuori dalle stanze della Fondazione. Non è più tempo e se c’è qualcuno che non lo ha ancora capito allora facciamoglielo capire, fateglielo capire voi, voi che avete un ruolo in seno alla Fondazione Tercas. Teramo vi guarda, i cittadini vi guardano.
Un Presidente si può anche cambiare ma ci vogliono le giuste motivazioni, bisogna seguire un percorso virtuoso con obiettivi di crescita e di sviluppo, nel rispetto dei ruoli e delle persone. Certamente non lo si può fare per mero capriccio.
Maurizio Brucchi