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La conferenza si è aperta con la relazione della dirigente dell'Ufficio scolastico di Teramo, Maria Cristina de Nicola, che ha riassunto la situazione: "A Teramo ci sono sei scuole sottodimensionate, tre nel capoluogo e non da oggi. L'ufficio regionale ha ribadito ufficialmente la necessità di rivedere le posizioni anomale e la sua intenzione di ridurre, in ogni caso le reggenze. Le decisioni che prendiamo oggi non sono eterne ma ora non sono rinviabili. Tenuto conto, inoltre, che a Teramo, rispetto al resto della regione, risulta il più alto numero di docenti in rapporto alla popolazione scolastica, l'ufficio regionale, non prevede nessun nuovo indirizzo a parte che per il Gara (gestione delle acque e risanamento ambientale ndr) visto che si tratta di un indirizzo completamento nuovo".

 

Questa la situazione esistente:

risultano sottodimensionate le seguenti istituzioni scolastiche del territorio provinciale:

a) riguardo al I ciclo:

- Istituto Comprensivo di Cellino Attanasio con 335 alunni

- Istituto Comprensivo di Bellante con 543 alunni

b) riguardo all’istruzione superiore:

- Liceo per il design “F. Grue” di Castelli con 68 alunni

- Liceo Statale “G. Milli” con 586 iscritti

- IIS “Pascal-Comi-Forti” con 478 iscritti

- il Convitto Nazionale “M. Delfico” con 541 alunni

 

La proposta della Provincia, quindi, sulla base delle indicazioni del Tavolo Tecnico, prevede: l'accorpamento dell'istituto comprensivo di Cellino con Castellalto e quello di Cermignano con Teramo 5; l'accorpamento del "Milli" di Teramo con il "Pascal Comi" con presidenza al liceo Milli; il "congelamento" del Convitto Delfico (in considerazione del carattere sociale rivestito dalla scuola) e del Liceo Artistico per il design "Grue" di Castelli in considerazione delle sue peculiarità di scuola rara. 

 

Sulle richieste di nuovi indirizzi sono state accolte quelle del "Peano/Rosa di Nereto "tecnico, grafica e comunicazione"; quella del "Di Poppa" di Teramo per un corso serale sui servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità; quello dell'Istituto "Zoli" di Atri  "servizi per la cultura qualifica triennale"; quella dell'Alessandrini di Teramo per il GARA; quella del "Moretti" di Roseto per "chimica, materiali e biotecnologie".

 

Nel corpo della delibera è stato aggiunto un passaggio che impegna il Presidente a riunire un Tavolo di lavoro sin dal prossimo febbraio per lavorare ad una riorganizzazione complessiva che tenga conto del rapporto fra territori e popolazione scolastica.

 

Alla Conferenza ha partecipato una delegazione di docenti del "Milli" di Teramo che contesta l'accorpamento del Liceo con un Istituto tecnico e che prima dell'assemblea è stata  ricevuta dal presidente, Diego Di Bonaventura: "le ragioni del Milli sono comprensibili, questa sera abbiamo approvato un Piano che soddisfa l'80% dei territori. Dovevamo prendere una decisione, interrompendo un periodo di non scelte altrimenti la Regione Abruzzo e l'Ufficio scolastico regionale avrebbero deciso per noi. Possiamo fare meglio. Il tavolo tecnico forse ha un deficit di rappresentanza, quindi, tocca a noi sindaci e dirigenti, con un maggiore coinvolgimento delle esigenze del mondo della scuola e dei territori,  ricomporre un quadro più equilibrato".

 

A chiedere il "congelamento" delle sistuazioni esistenti, fra gli altri, il sindaco di Bellante e l'assessore comunale di Controguerra nonchè consigliere provinciale, Mauro Scarpantonio. Il vicesindaco di Teramo, Maria Cristina Marroni è intervenuta per sottolineare la peculiare situazione del "Milli" di Teramo, al quale manca una manciata di iscrizioni per raggiungere l'autonomia. 

 

Ultima parola, spetterà all'Ufficio scolastico regionale e alla Regione Abruzzo.