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ATRLe scriventi Organizzazioni Sindacali, in riferimento al mancato pagamento della 13° 2019 per una parte dei dipendenti ATR, chiedono che l’azienda dia immediatamente seguito all’impegno dichiarato nell’incontro tenutosi nella giornata odierna, pagando subito quanto dovuto a tutti i lavoratori. Tale inaccettabile accadimento, inoltre, deve assolutamente rimanere un fatto isolato ed irrepetibile a prescindere da quelle che siano state le cause che, in nessun modo, possono giustificare un fatto di questa natura e gravità.

In riferimento, invece, alla decisione della maggioranza dell’assemblea di accettare le condizioni proposte dalla proprietà in merito al pagamento dilazionato della mensilità di luglio 2019 e la conseguente revoca dello sciopero indetto per il 10 gennaio, nel prendere atto di tale scelta, le scriventi ribadiscono, comunque, il permanere dello STATO DI AGITAZIONE fin quando non saranno pagate tutte le spettanze e non ci sarà una condizione di maggiore chiarezza rispetto al futuro aziendale.

Sono ancora troppe, infatti, le partite che devono essere chiuse dalla nuova proprietà, insediatasi ormai da qualche mese, rispetto alle quali non si riesce ad avere certezze. Una di queste è senz’altro il pagamento dei debiti, pari a circa 2,3 milioni di euro, nei confronti della curatela fallimentare che l’ATR da tempo si impegna a saldare ma poi puntualmente posticipa. Si tratta di una spada di Damocle che continua a pendere sulla testa di un’azienda che se non inizia davvero a rispettare gli impegni presi, non può acquisire quella credibilità necessaria per il rilancio da tempo annunciato ma di cui ancora non si vedono effetti. Ed in tal senso, non essere riusciti a mantenere gli impegni riguardo il pagamento degli stipendi arretrati, che in una prima fase era stato garantito sarebbero stati saldati a settembre, poi entro dicembre 2019 mentre oggi si è arrivati ad aprile 2020, è una delle ragioni che inducono le Organizzazioni Sindacali ad avere un atteggiamento, quanto meno, prudente rispetto ai tanti proclami che si sono sentiti fino ad oggi.