Sono ufficialmente tre i casi positivi a Teramo. Lo ha ufficializzato il Sindaco Gianguido D’Alberto, in una lunga nota, con la quale spiega che oltre al secondo caso positivo riscontrato nel comune di Teramo, un uomo residente a San Nicolò a Tordino, ora ricoverato all'ospedale di Atri dopo diversi giorni di permanenza a casa. c’è anche quello di una donna residente a Teramo già monitorata e seguita da giorni. «Dobbiamo essere serenamente realisti nel dire che ci potranno essere anche altri casi. Siamo nella fase di crescita esponenziale su tutto il territorio regionale anche in connessione con l'incremento del numero dei tamponi effettuati - spiega il primo cittadino - importante è finalmente il coinvolgimento dell'IZS che da tempo avevamo chiesto e che è stato ottenuto. Anche per questa ragione dobbiamo ribadire ulteriormente la necessità di restare a casa e di rispettare con maggior rigore le misure restrittive previste dal decreto».
Continua a preoccupare intanto la situazione e in Val Fino. Per il quinto giorno consecutivo è stata chiesta la zona di restrizione e protezione speciale, alla luce del fatto che il numero dei contagi conclamati in un solo giorno si è raddoppiato sull'intera area con particolare riferimento al Comune di Castiglione M.R. E il numero di casi di sorveglianza attiva è sempre più alto con un rapporto in relazione alla popolazione di riferimento residente gravemente anomalo.
« Qui non si tratta di fare un'ordinanza di chiusura di un comune o di una contrada ma di riconoscere sul piano "strettamente sanitario" una emergenza eccezionale che ha colpito un'area che comprende più comuni su cui si deve intervenire con un'atto forte che impedisca la propagazione e lo scambio del contagio con le zone limitrofe della provincia di Pescara e con il resto della nostra provincia - continua il Sindaco di Teramo - serve subito una rapida e attenta valutazione dell'autorità sanitaria della situazione epidemiologica nell'area che possa sostenere un'ordinanza regionale simile a quelle già adottate dalla Regione Emilia Romagna o dalla Campania»