Riaprono oggi anche in Abruzzo palestre, piscine e centri sportivi, ma è caos sui rimborsi spettanti agli utenti. A denunciarlo è il Codacons, che ricorda come il Decreto Rilancio varato dal Governo preveda un indennizzo in favore degli utenti per i giorni di chiusura degli impianti.
L’attività di palestre, piscine e centri sportivi è stata sospesa per effetto del Dpcm del Governo firmato dal Premier Conte lo scorso 9 marzo, e potrà riprendere solo a partire da oggi – spiega il Codacons – Questo ha comportato 76 giorni complessivi di chiusura degli impianti, e il diritto degli utenti al rimborso parziale degli abbonamenti. Lo stesso Decreto Rilancio, all’articolo 216 comma 4, prevede in capo ai gestori degli impianti sportivi l’obbligo di rimborsare i propri clienti per la chiusura degli esercizi, anche attraverso voucher di pari valore, utilizzabile entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell’attività sportiva.
Le palestre della regione, però, si sono mosse in ordine sparso: molte strutture hanno deciso di indennizzare i propri iscritti allungando il periodo di validità degli abbonamenti, altre hanno offerto corsi e lezioni via web; tutte opzioni facoltative che possono essere scelte dal consumatore come forma di indennizzo, ma che non escludono la possibilità degli utenti di chiedere e ottenere i rimborsi qualora non intendano avvalersi di tali offerte.
Proprio per aiutare i cittadini dell’Abruzzo a far valere i propri diritti e ottenere il rimborso previsto dalla legge, il Codacons ha attivato uno specifico servizio di assistenza telefonica, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17 al numero 89349966, dove un team di legali fornirà spiegazioni in merito alla richiesta di indennizzi.