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1494407493688 1519131676.JPG l acqua del gran sasso non e potabile 32 comuni a secco401€: questa la cifra spesa nel 2019 da una famiglia abruzzese per la bolletta idrica (434€ la media nazionale), con un aumento del 6,3% rispetto al 2018, l’incremento più elevato a livello nazionale. Grosseto e Siena si confermano i capoluoghi di provincia più cari in Italia con una spesa media a famiglia di 781€, Isernia resta ancora la più economica con 130€.

Le regioni centrali confermano il primato per le tariffe più alte con €595 annuali (+2,7% rispetto al 2018) ma l’incremento maggiore si rileva nel Sud e Isole (+3,1%). A livello regionale, le famiglie più “tartassate” risiedono nell’ordine in Toscana (688€), Umbria (531€), Marche (527€) ed Emilia Romagna (511€). La regione più economica resta il Molise con 163€ l’anno.

Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Abruzzo, si va dai 446€ dell’Aquila ai 370€ di Chieti e Pescara.

La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva realizzato nell'ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi.

Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150mc invece di 192mc l’anno, una famiglia media avrebbe un risparmio medio di 115€circa a livello nazionale e di circa 100 euro in Abruzzo.
Ad esempio, in un anno si possono risparmiare 42mc di acqua con questi piccoli accorgimenti: sostituendo, una volta su due, la doccia al bagno (risparmio di 4,5mc), riparando un rubinetto (21mc), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2mc), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7mc).

Tutto il Dossier, con i dati nazionali e regione per regione, è disponibile su www.cittadinanzattiva.it. Il rapporto restituisce una fotografia della purtroppo disparata geografia dell’Italia in termini di erogazione del servizio idrico integrato riguardo gli aspetti tariffari, la qualità e le tutele. Tali informazioni sono disponibili, con indicazione precisa delle fonti su INFORMAP, www.cittadinanzattiva.it/informap, la cartina navigabile che rende fruibili, per ogni capoluogo di provincia, informazioni e approfondimenti su tariffe e agevolazioni, qualità, tutele e altri riferimenti utili. È inoltre attivo il numero telefonico 06/36718040 (lunedì dalle 14,30 alle 17,30 - mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13) per informazioni ai cittadini sui servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, asili nido comunali).

I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA

In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, dagli ultimi dati Istat disponibili (2018) emerge che a livello nazionale va dispersa il 37% dell'acqua immessa, con evidenti differenze nelle differenti aree geografiche e singole regioni: si va dal 45% nel Sud ed isole, al 40%

al Centro e al 29% al Nord. In testa per livelli di dispersione il Lazio con il 56%, segue la Sardegna con il 52% e l'Abruzzo con il 51%.
Le cause sono da ricercare nella vetustà delle reti e degli impianti che, soprattutto nei grandi centri urbani, sono stati realizzati da oltre 30 anni nel 60% dei casi e da oltre 50 anni nel 25%. FAMIGLIE SODDISFATTE DELL’ACQUA PUBBLICA?

Famiglie mediamente soddisfatte dell’acqua di rubinetto ma vorrebbero vederci chiaro su qualità e bollette. Secondo dati Istat, l’86,6% delle famiglie si dichiara molto (22,2%) o abbastanza soddisfatte (64,4%) del servizio idrico, contro un 13,3% poco o per niente soddisfatto. I livelli di soddisfazione espressi dalle famiglie italiane diminuiscono spostandosi dalle aree del Nord verso il Centro e quindi al Sud e nelle Isole. Le criticità più marcate riguardano soprattutto Calabria, Sardegna e Sicilia, dove le famiglie poco o per niente soddisfatte rappresentano rispettivamente il 36%, il 35,1% e il 29,1% del totale. in particolare una famiglia su tre si dichiara poco soddisfatta della comprensibilità delle bollette, quasi una su quattro di odore, limpidezza e sapore dell'acqua di rubinetto.

Dalla nostra analisi delle Carte dei servizi, emerge inoltre che nel 63% non viene data alcuna informazione sul bonus sociale a disposizione delle famiglie e in un caso su tre non viene data alcuna informazione sulla qualità dell’acqua erogata.

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Giugno 2020

CAPOLUOGHI

 

Ipotesi A (192 mc)

 

Ipotesi B (150 mc)

Spesa SII 2019

Var. % sul 2018

Spesa SII 2019

Var. % sul 2018

Chieti

€ 370

7,7%

€ 281

7,7%

L'aquila

€ 446

5,8%

€ 322

5,9%

Pescara

€ 370

7,7%

€ 281

7,7%

Teramo

€ 418

4,5%

€ 324

4,5%

MEDIA

€ 401

6,3%

€ 302

6,3%

CAPOLUOGHI

Ipotesi A (192 mc)

Ipotesi B (150 mc)

Risparmio (A-B)

Risparmio

Spesa SII 2019

Spesa SII 2019

In €

In %

Chieti

€ 370

€ 281

€ 89

24,1%

L'aquila

€ 446

€ 322

€ 124

27,8%

Pescara

€ 370

€ 281

€ 89

24,1%

Teramo

€ 418

€ 324

€ 94

22,5%

MEDIA

€ 401

€ 302

€ 99

24,7%

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Giugno 2020

Fonte: Cittadinanzattiva su dati Istat, Giugno 2020

CAPOLUOGHI

Dispersione della rete nel 2018

L'aquila

74,7%

Chieti

47,3%

Pescara

57,7%

Teramo

24%

MEDIA

51%

ANALISI DELLE CARTE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

C HI E TI

L' A Q UI L A

P E S C A R A

SI

SI

SI

SI

SI

SI

SI

SI

SI

SI

NO

SI

SI

NO

SI

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

NO

SI

NO

NO

NO

NO

E INFORMAZIONI R RILEVATE A M O

  •   Esistenza della carta dei servizi SI

  •   Reperibilità online sul sito del gestore del servizio SI

  •   Indicazione dell’ultimo aggiornamento NO

  •   Riferimento alla rilevazione della soddisfazione dell'utenza SI

  •   Presenza di contatti dedicati a segnalazioni e/o reclami SI

  •   Indicazioni circa la possibilità di adire la conciliazione SI

  •   Riferimento a forme di coinvolgimento delle AACC nella redazione della

    carta

  •   Indicazione dei contatti delle AACC del territorio NO

  •   Presenza di informazioni sulla qualità dell'acqua erogata SI

  •   Presenza di informazioni sul bonus idrico SI

    LA QUALITÀ CONTRATTUALE

 Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 655/2015 SI

T

NO

NO

SI

NO

15

10

15

30

15

30

7

5

7

7

5

7

2

2

2

30

5

30

15

10

15

20*

30

20*

20

30

20

45

60

45

 Tempo massimo di preventivazione per l'esecuzione di allacci idrici senza sopralluogo

10 15

  •   Tempo massimo di esecuzione di allacci idrici che comportano

  •   l’esecuzione di lavori semplici

  •   Tempo massimo di attivazione della fornitura 5

  •   Tempo massimo di riattivazione o subentro nella fornitura 5

  •   Tempo massimo di riattivazione della fornitura in seguito a morosità 2

  •   T empo massimo di esecuzione della voltura 5

  •   Tempo massimo di intervento per la verifica del misuratore 10

  •   Tempo massimo di risposta motivata a reclami scritti 30

  •   Tempo massimo di risposta motivata a richiesta scritta di informazioni 30

  •   Tempo massimo di rettifica di fatturazione 60

    LA QUALITÀ TECNICA

NO

SI

NO

12

24

12

8

48

8

48

48

48

  •   Esplicito riferimento alla conformità alla delibera 917/2017 SI

  •   Durata massima della singola sospensione programmata 24

  •   Tempo massimo per l'attivazione del servizio sostitutivo di emergenza in caso di sospensione del servizio idropotabile

  •   Tempo minimo di preavviso per interventi programmati che comportano una sospensione della fornitura

    NOTE

48 48

I valori relativi alla QUALITÀ CONTRATTUALE sono espressi in giorni lavorativi (per la riattivazione in seguito a morosità in giorni feriali).
I valori relativi alla QUALITÀ TECNICA sono espressi in ore.
*senza sopralluogo