Brutta notizia per gli impianti ai Prati di Tivo. La notifica dell’apertura del procedimento per la sospensione dell’autorizzazione all’esercizio degli impianti a fune, quella stessa rilasciata lo scorso dicembre, è stata notificata al gestore dei Prati di Tivo, Marco Finori, alla Gran Sasso Teramano e al suo liquidatore Gabriele Di Natale.
Ed accade così come scrive il sito specialistico Appennino.tv che dopo l’ingiunzione avanzata dall’Asbuc di Pietracamela, con cui i nativi titolari dei diritti civici, lamentano il mancato pagamento dei canoni arretrati per l’utilizzo dei terreni, ecco la tegola che sembra essere davvero l'avvio per lo stop quasi definitivo agli impianti di risalita.
E dunque in piena stagione estiva, con la seggio-cabinovia riaperta da poco dopo il lockdown e una stagione invernale mai partita, la stazione turistica del versante teramano del Gran Sasso si trova a lottare contro l'ultimatum dato dalla Regione Abruzzo al gestore e al proprietario degli impianti che ora hanno 30 giorni di tempo per risolvere la situazione.