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Dai legali del Gattopardo riceviamo e pubblichiamo 

Nell’ambito della nota vicenda inerente il confronto tra la discoteca il Gattopardo e il comune di Alba Adriatica, si conferma come quest’ultimo aveva ad emettere ordinanza di sospensione dell’attività per dieci giorni, replicativa, e di fatto sostanzialmente speculare, rispetto a quella disposta dal questore di Teramo (della durata di venti giorni).
Tale ordinanza, al di là della sua manifesta illegittimità, e nonostante il cancan mediatico, è stata notificata via pec nella giornata del tardo pomeriggio di venerdì 7, e portata a conoscenza dell’amministratore soltanto con notifica a mani nella mattinata di lunedì 10 agosto, ovvero tre giorni dopo che la notizia della sospensione era apparsa sui giornali.
Se le cose non fossero andate in questo modo, ovvero se l’amministratore avesse avuto conoscenza del contenuto della pec in tempo utile, il Gattopardo, pur nella consapevolezza della evidente illegittimità dell’ordinanza in parola, sarebbe rimasto chiuso in osservanza della predetta disposizione comunale. (Invece come è noto è rimasto aperto per l'esibizione di Elettra Lamborghini.. ndr)
Fortunatamente poi, a seguito del ricorso presentato lo stesso lunedì sera, il TAR ha ritenuto la sussistenza, quantomeno in prima battuta, della validità delle argomentazioni prodotte dalla difesa del Gattopardo concedendo la richiesta sospensiva.
I gestori, peraltro, hanno appena scritto una lunga lettera al
Prefetto di Teramo con l’intento di chiarire i non pochi aspetti riguardanti il fuoco incrociato ultimamente messo in campo nei loro confronti.
Ingiustamente accusati, i titolari della discoteca, durante il
Periodo di chiusura disposta dal questore di Teramo, hanno infatti messo in atto ogni misura per limitare l’accesso degli utenti e rispettare nella maniera più scrupolosa e attenta le disposizioni anti covid e quelle che riguardano il divieto di somministrazione alcolici ai minorenni.
Il personale impegnato nella sicurezza ha ricevuto precise disposizioni in tal senso quali, tra le altre, quelle di impedire l’accesso a persone in evidente stato di ebbrezza alcolica.
Inoltre, mostrando spiccata sensibilità e senso di responsabilità sociale, nelle prossime serate danzanti saranno distribuite mascherine a tutti gli avventori che non ne siano dotati nonché sarà ospitato personale sanitario debitamente preparato che procederà, nel corso di ogni serata, a sensibilizzare l’utenza sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol e droghe in genere, nonché sul corretto mantenimento delle misure anti contagio.
Il tutto nell’ottica di una fattiva e costruttiva collaborazione con le forze dell’ordine e le altre autorità impegnate sul campo.
Da ultimo gli stessi si augurano di poter continuare a lavorare così come gli oltre cento lavoratori con rispettive famiglie.