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WhatsApp_Image_2020-12-18_at_10.15.371.jpegWhatsApp_Image_2020-12-18_at_10.15.37.jpegWhatsApp_Image_2020-12-18_at_10.15.372.jpegLa Betafence cambia ancora proposta e adesso non licenzia più. La notizia arriva nella seconda giornata di sciopero delle maestranze e la porta l'assessore regionale al lavoro Pietro Quaresimale direttamente al presidio organizzato davanti all'azienda poco prima della conferenza stampa dei sindacati.

"L'azienda ha risposto alla mia mail in cui chiedevo un piano certo degli esuberi - ha detto Quaresimale - dicendo che ha intenzione di presentare un piano sociale in cui si prevede l'accesso agli ammortizzatori sociali per due anni".

Dunque, dopo l'annuncio della rinuncia alla delocalizzazione dell'azienda in Polonia e della valutazione di quanti esuberi dichiarare, e la successiva mazzata dell'intenzione di 'tagliare' due terzi dei dipendenti (100 operai su 150), oggi il nuovo colpo di scena, su cui i sindacati hanno tenuto subito un'assemblea.

Resta lo stato di agitazione, perchè i sindacati si dicono perplessi sulla novità. "Abbiamo vinto il primo tempo di questa partita - ha detto Marco Boccanera della Fim Cisl - ma adesso comincia il secondo".
"Non vogliamo un piano sociale - ha aggiunto Natascia Innamorati della Fiom Cgil - vogliamo un piano industriale, perché questa è un'azienda che sta bene e deve dirci con chiarezza quale futuro intende riservare a questo stabilimento".