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Scatta l'inchiesta della Procura sui lavori mai conclusi della famosa scuola antisismica di Colleatterrato. Un'inchiesta coordinata dal Pm Stefano Giovagnoni che vede già tre persone indagate: due privati ed un tecnico comunale. Si stanno acquisendo in queste ore anche i documenti sulla scuola mai aperta e i cui lavori dovevano essere conclusi più di un anno fa. Sono passati anche due assessori ai lavori pubblici sotto questa vicenda, dell'attuale amministrazione comunale: Di Padova ed ora Cavallari senza  che nessuno potesse dare un impulso alla conclusione dei lavori. Va ricordato che pero' l'iter, fu iniziato negli ultimi anni dell'amministrazione con sindaco Maurizio Brucchi e vice Alfonso Di Sabatino Martina.

Il 30 dicembre 2016 ci fu la presentazione della progettazione: «La nuova era dell'edilizia scolastica cittadina parte da un'area verde tra Colleatterrato basso e contrada San Benedetto. Sul quel terreno di fronte la centro postale operativo sarà costruita la prima scuola del post sisma. Si tratta di una struttura in legno e cemento, più elastica rispetto a quelle realizzate in sola muratura e che si svilupperà su un solo piano, fornendo maggiori garanzie in caso di emergenza. I lavori per costruirla, appaltati alla ditta "Linea Informatica" di Ennio Abbatescianni, partiranno subito»,  fu scritto allora. La storia racconta qualcosa di ben diverso oggi. L'inchiesta riporterà sicuramente alla luce la verdicità dei fatti mentre si attende il certificato di agibilità per l'apertura della struttura.