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regione20140527-171128-61888074.jpg «Tra il 2012 e il 2013 la Regione Abruzzo ha avuto il maggior incremento di differenziata. Non solo, su alcune tipologie specifiche, come ad esempio carta e materiale elettronico, abbiamo una crescita rilevantissima, registrando performance di raccolta tra le migliori in Italia». Lo afferma il Capogruppo di “Abruzzo Futuro”, Mauro Di Dalmazio, dopo l’audizione del dirigente del servizio rifiuti della Regione Abruzzo in V Commissione, che ha illustrato i dati forniti dall’Ispra. Inoltre, durante i lavori della Commissioni sono state presentate anche le nuove direttive e i nuovi obiettivi posti dall'Unione Europea. «Siamo partiti da una situazione che ci vedeva in coda alle classifiche e siamo risaliti grazie ad una politica di sostegno e investimenti  che ci ha consentito di raggiungere risultati importanti – osserva Mauro Di Dalmazio – Ora bisogna proseguire per raggiungere le soglie previste dalla Unione Europea. A tal fine, nella passata legislatura abbiamo programmato e destinato oltre 40 milioni di euro di risorse strutturali per l’incentivazione ulteriore dei sistemi di raccolta domiciliare, per il compostaggio e per gli impianti di trattamento dei poli pubblici. L’obiettivo è colmare le criticità legate alla carenza di impiantistica, conseguenza di gestione dissennate dei consorzi territoriali. Abbiamo inoltre approvato la legge di riforma creando l’Ambito unico che consentirà di ridurre le frammentazioni gestionali (oltre 200 società che entrano nella gestione dei rifiuti), i costi e le inefficienze. C’è ancora molta strada da fare, ma l'Abruzzo si è rimesso in linea. Ora vigileremo affinché la nuova giunta regionale non abbia battute di arresto sul percorso e continui sulla strada intrapresa che consentirà di avere servizi più efficaci e costi più sostenibili, oltre a generare indotto e creazione di posti di lavoro. Cambiare verso – sostiene l’ex assessore regionale all’ambiente – significherebbe tornare a un sistema poco efficiente con lievitazioni ulteriori di costi, concorrenza inesistente, a beneficio di pochi e a danno dei cittadini. A tal fine – conclude Di Dalmazio – ho chiesto la convocazione di una Commissione congiunta, dedicata ad affrontare l'argomento, a verificare lo stato di attuazione della riforma e degli investimenti programmati nonché per analizzare le prospettive nell'ambito dello scenario disegnato dall'unione europea».