A quasi tre anni dalla sentenza di fallimento del bar-ristorante Baccanale, la vicenda giudiziaria che vedeva imputati per bancarotta fraudolenta patrimoniale Giuseppe Paterna e Adriano De Remigis, entrambi amministratori di diritto della società (il primo dal 28 agosto 2014 fino al fallimento e il secondo dal 4 aprile 2014 fino al 27 agosto 2014) e co-amministratori di fatto dalla sua costituzione, si è chiusa con l’assoluzione di entrambi gli imputati.
I due imprenditori avevano chiesto di essere processati con rito abbreviato e questa mattina sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” dal giudice Roberto Veneziano.
La Procura, titolare del fascicolo il pm Enrica Medori, contestava ai due imprenditori di aver distratto una somma pari a 63.969 euro. “In particolare – scriveva il pm nel capo di imputazione – dal conto “denaro in cassa” si rilevava una scrittura di rettifica, priva di giustificazione contabile che, di fatto, riduceva la cassa dell’importo di 63.969 euro“. Il fatto di cui erano chiamati a rispondere risaliva a febbraio 2016, con l’accusa che non ha retto in aula.