I Carabinieri del NAS di Pescara, comandati dal maggiore Candelli (nella foto), nell’ambito dei controlli lungo la filiera del latte disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno ispezionato - nella Regione Abruzzo - insediamenti zootecnici, caseifici, punti vendita e grande distribuzione organizzata. Vari gli aspetti passati al setaccio dai militari: dal benessere dei bovini, alle condizioni igieniche degli allevamenti, dalle analisi sul latte crudo, a quelle sul prodotti lattiero caseari pronti per la vendita, dalle informazioni al consumatore, alle corrette procedure di rintracciabilità.
In totale sono state eseguite n. 24 ispezioni che si sono avvalse delle collaborazioni dei Servizi Veterinari delle ASL competenti.
In Provincia di L’Aquila è stata sospesa l’attività di un caseificio i cui locali versavano in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali. Circa 20 kg di prodotti lattiero caseari sono stati vincolati, poiché non correttamente rintracciabili.
Prescrizioni imposte anche ad un caseificio attiguo ad un agriturismo, a seguito delle carenze igienico sanitarie riscontrate. A causa delle copiose infiltrazioni di acque reflue degli scarichi del caseificio, sviluppatesi su pareti e soffitto della cucina sottostante, ammalorate e ammuffite, è stata sottoposta disposta la sospensione immediata del ristoro agrituristico.
In un supermercato della Provincia di Pescara i NAS hanno proceduto al sequestro di circa 30 kg di prodotti lattiero caseari a marchio a marchio DOP, poiché esposti e conservati a temperatura ambiente, difformemente da quanto indicato in etichetta dal produttore.
In uno stabilimento caseario della Provincia di Teramo, gli ispettori del NAS hanno vincolato circa 70kg di vari prodotti lattiero caseari freschi, in quanto rinvenuti in contenitori privi della certificazione di idoneità al contatto alimentare. Sempre nel teramano, in un caseificio, i Carabinieri hanno vincolato 250 Kg di caciotte, poiché detenute in assenza di informazioni sulla loro rintracciabilità.
In Provincia di Chieti, i NAS hanno operato con la ASL la sospensione di un caseificio i cui locali e attrezzature versavano in pessime condizioni igienico – sanitarie. Nella circostanza hanno proceduto al vincolo di circa 60 kg di prodotti lattiero caseari carenti delle informazioni sulla loro rintracciabilità.
Nell’ambito dei controlli in stalla, i NAS hanno sequestrato 70 capi di bestiame, delle razze ovina, equina, suina e bovina, poiché non correttamente identificati rispetto al registro di stalla.
I controlli hanno riguardato anche il benessere animale: qualità ed idoneità delle lettiere, dei ripari, delle recinzioni, delle misure contro l’invasione di volatili, rintracciabilità dei mangimi.
Nei confronti dei responsabili sono state elevate sanzioni per oltre 40.000 euro.
Nel corso dei controlli i NAS hanno prelevato diversi campioni di latte crudo e prodotto finito per le successive verifiche analitiche.