Apprendiamo con amarezza e con crescente preoccupazione che l’esito dell’aggiudicazione, per otto anni, del servizio di gestione dei parcheggi scoperti alla società Easy Help, reca una serie di svantaggi per la cittadinanza tali da far presumere che l’interesse pubblico sia stato calpestato.
1) SI RIDUCE IL NUMERO DEI LAVORATORI. La questione più dolorosa è rappresentata dalla perdita dei posti di lavoro: fino ad oggi, da decenni, la cooperativa sociale che gestisce storicamente i parcheggi scoperti impiega 26 lavoratori, tutti a tempo pieno. La nuova società di gestione ne impiegherà solo 19, con 7 persone fra esuberati e personale eventualmente a chiamata. Non solo, tutti i 19 lavoratori residui non saranno più a tempo pieno (cioè a 36 ore settimanali) bensì a part-time (da 30 ore settimanali). Consentire il sacrificio di 7 lavoratori teramani è un errore che occorre stigmatizzare con forza in ogni sede, specie se a commetterlo è un’Amministrazione comunale che si dichiara paladina del lavoro. Un errore che si aggiunge all’esternalizzazione degli asili nido e che qualifica l’attuale maggioranza come indifferente alle problematiche dell’occupazione.
2) AUMENTA IL COSTO DEI PARCHEGGI. Il secondo tragico sbaglio è quello di consentire l’aumento del costo dei posteggi, che si accinge a passare da 1,2/1,5 euro l’ora ad 1,5/2,0 euro l’ora, con un aumento medio di circa 30 e 50 centesimi l’ora (una media di circa il 30% di aumenti). È facile intuire quali saranno le conseguenze: un forte disincentivo a parcheggiare in centro storico e nelle zone adiacenti, con inevitabile penalizzazione dei residenti, degli utenti e dei commercianti del centro cittadino.
3) SI RIDUCONO GLI INTROITI DIRETTI DEL COMUNE. Il terzo e più clamoroso errore è rappresentato dalla riduzione del canone concessorio: infatti la Easy Help corrisponderà al Comune un canone annuale di affitto degli stalli pari ad euro 101.000,00, a fronte del canone percepito fino ad ora dall’attuale gestore di euro 120.000,00. Non solo vi è una riduzione di 19.000,00 euro l’anno alla quale il Comune deve rinunciare, ma questa riduzione corrisponde ad un aumento degli stalli concessi in gestione, i quali passano dai circa 480 degli ultimi dieci anni, a ben 644. Ciò significa che l’incremento di 164 stalli affidati ex novo comporterà che il canone di affitto medio a carico della società concessionaria sarà di circa 157 euro annui per ogni posto auto, mentre fino ad oggi il canone di affitto medio di ogni stallo è stato di circa 250 euro l’anno. Di fatto una riduzione enorme dei guadagni del Comune ed un aumento enorme dei profitti e degli utili di impresa della società neoaggiudicataria.
Sarebbe quanto mai opportuno, se non doveroso, che l’Amministrazione spiegasse alla cittadinanza quali motivi l’hanno spinta a peggiorare di molto questo servizio pubblico, punendo utenti e fruitori del centro storico, garantendo minori entrate alle casse comunali e abbassando il numero dei lavoratori del settore.
E sarebbe altresì doveroso rendere noto come mai si è ritenuto valido un project financing che appare oggettivamente disastroso, ignorando gli almeno tre altri project financing che pure erano pervenuti al Comune precedentemente.
Il Consigliere comunale di Italia Viva Teramo F.to Osvaldo DI TEODORO