Teramo - L’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Pietro Quaresimale, ha partecipato, con il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, questa mattina, a Teramo, al meeting internazionale “Gli adolescenti del terzo Millennio - Il patto educativo globale e inter-generazionale con e per gli adolescenti”, organizzato dal Congregazione per l’educazione cattolica della Santa sede. “La scuola è strumento di sviluppo, inclusione è finalizzata alla formazione ed alla educazione della persona ma ha anche la finalità di eliminare le differenze territoriali, spesso dipendenti dalla condizione socio-economica e culturale dei giovani – ha detto l’assessore Pietro Quaresimale nel suo intervento -. E’ necessario che il sistema formativo fornisca agli studenti, ai giovani, gli strumenti per utilizzare la tecnologia, per gestire i sistemi ed i linguaggi della comunicazione giovanile e offra a tutti la possibilità di acquisire conoscenze e competenze con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita personale e professionale e l’inclusione sociale. Istituzioni, scuole, famiglie hanno un ruolo centrale nella formazione, nella promozione dei valori, nella inclusione dei giovani. Con la riapertura della scuola – ha sottolineato Quaresimale - vogliamo garantire accoglienza, integrazione ai bambini, ai ragazzi provenienti dall’Ucraina ed è necessario il forte coinvolgimento e la partecipazione di tutta la comunità educante e soprattutto dei giovani, i protagonisti della scuola, per esprimere solidarietà, trasmettere speranza ai coetanei privati degli affetti, della pace, della sicurezza. Sulla base degli indirizzi del Ministero dell’Istruzione la nostra attenzione è focalizzata sulla attualità, tra emergenze ed accoglienza della scuola. Organizzare e garantire un percorso educativo scolastico a tutti i giovani adeguato ai tempi e una assoluta priorità politica e istituzionale. Questo Meeting Internazionale che sta per chiudersi ha certamente anticipato ed approfondito argomenti e tematiche specifiche degli adolescenti, attraverso ricerche ed esperienze dei vari educatori scientifici, sociali e religiosi che vi hanno partecipato, per una nuova sfida educativa ed una nuova strategia formativa con al centro i giovani che si preparano al futuro con competenza e spirito di inclusione”.