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L'ex zuccherificio è stato demolito con microcarichiche di esplosivo dopo che l'intera area in cui si trova, nella zona industriale del capoluogo teatino, è stata isolata e presidiata dalle forze dell'ordine.L'abbattimento controllato è stato innescato da una miccia detonante costituita da pentrite, che ha attivato le 1100 microcariche posizionate sui 130 pilastri portanti, con una velocità di detonazione di circa 8400 metri al secondo, pari a circa 30.000 chilometri orari. In poco più di un secondo le parti murarie ed in cemento armato dell'edificio sono collassate, lasciando scopeto lo scheletro metallico della struttura, mentre l'impatto delle polveri che si sono sollevate è stato mitigato dall'uso di alcuni cannoni ad acqua.
    L'edificio abbattuto ha una superficie di circa 3.900 metri quadrati, è lungo 104 metri, alto 25 ed ha un volume di 65.000 metri cubi.Nei giorni scorsi sono state eseguite ispezioni approfondite e campionature che hanno escluso la presenza di sostanze nocive, come l'amianto, e sono stati installati sette sismografi per monitorare l'effetto sul vicino gasdotto Snam, sugli edifici di via Piaggio e sulle altre strutture dello stabilimento: nell'area dell'ex zuccherificio sono infatti ubicati altri edifici, anche a pochi metri di distanza, che non hanno subito alcun danno. Alla fase dell'abbattimento ha assistito Alfonso Toto, direttore generale della Toto Costruzioni: l'area dell'ex zuccherificio è di proprietà della Alitec spa, società interamente controllata dal Gruppo Toto. Lo zuccherificio di Chieti venne realizzato nell'immediato secondo dopoguerra dal gruppo nazionale Eridania, che ha cessato l'attività all'inizio degli anni Settanta. "La demolizione di oggi - fa sapere la Toto Costruzioni Generali - apre il campo ad ipotesi progettuali finalizzate alla riqualificazione dell'area, per i quali il Gruppo Toto ha in corso le necessarie analisi di fattibilità".

 

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