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CasecoloratePartono i lavori di riparazione e rafforzamento dell’Edificio Ater di via Giovanni XXIII ai civici 77A-77B -77C-77D a Teramo, le famosissime “case colorate” di Colleatterrato. Si chiude così un iter amministrativo, che è stato lungo e non facile, ma che ha garantito da una parte il rispetto delle aspettative degli assegnatari, grazie ad una progettazione attenta e migliorativa, dall’altra il doveroso rispetto dell’Accordo per l’esercizio dei compiti di Alta sorveglianza dell’ANAC, finalizzato alla verifica preventiva di legittimità delle procedure connesse alla ricostruzione delle opere pubbliche.

Quello che approda alla decisiva fase dei lavori, è un procedimento avviato nel marzo del 2021 con l’affidamento del servizio di Progettazione Coordinamento sicurezza e Direzione Lavori. Nel novembre 2021 veniva validato il progetto e trasmesso all’Ufficio speciale per la ricostruzione, che lo approvava e consentiva all’Ater di inviarlo all’Anac a gennaio del 2022 - ricorda la presidente Maria Ceci - quindi si procedeva alla gara, ma la prima andava deserta, mentre la seconda ha visto l’aggiudicazione della realizzazione dei lavori, per l’importo complessivo di 992.817 euro”.

MARIACECIOKOrmai, mancava pochissimo: “Così come prevede la legge, anche la gara doveva essere sottoposta ai compiti di Alta sorveglianza dell’ANAC, anche per la complessità sotto il profilo giurisprudenziale del caso - continua la presidente Maria Ceci - e finalmente all’esito di un’intensa interlocuzione tra Ater ed Anac, il 7 giugno scorso abbiamo potuto procedere all’affidamento dei lavori”.

Lavori che interesseranno 32 alloggi, ospitati in un complesso di palazzine a 6 piani, di cui uno seminterrato adibito a garage e cantine e un piano terra con porticato.

Facciamo un nuovo passo avanti, in quella che è la nostra prima missione, ovvero la gestione della ricostruzione Ater - commenta la presidente Maria Ceci - una ricostruzione che riguarda 61 edifici, dei quali 48 con esito di danno classificato “B” e 13 (di cui n.5 con autorizzazione alla demolizione e ricostruzione) con esito “E” danni gravi. Sappiamo quanto grande sia l’impresa, ma sappiamo anche che ogni nuovo passo significa riportare a casa altre famiglie”.