L'Abruzzo è la penultima regione italiana nella spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il più imponente a disposizione dell'Italia con un totale di 36 miliardi di euro. È quanto emerge da un'analisi dei dati pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea, che coprono l'andamento delle allocazioni fino al 31 dicembre 2021. Alla fine dell'anno scorso la spesa certificata dalla Regione e rimborsata da Bruxelles era pari a 128 milioni di euro, il 46% del suo programma per il fondo nel periodo di programmazione 2014-2020, contro la media Ue di assorbimento ferma al 63%.
Non va meglio per quanto riguarda il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), di cui l'Abruzzo aveva speso il 35%, arrivando terzultima dopo Puglia e Marche. I dati per questo fondo si fermano al 2020, quando la media di assorbimento a livello europeo era ancora il 68%.
Infine, nell'uso del Fondo sociale europeo (Fse), che raggiunge un valore totale di 23 miliardi nel nostro Paese, la Regione si ferma al 54% della spesa stando agli ultimi dati aggiornati. La media Ue è del 63%.
Il tempo utile per spendere tutti i fondi a disposizione per la programmazione 2014-2020 scadrà il 31 dicembre 2023. Tuttavia a Bruxelles si guarda con ottimismo alla possibilità che gli obiettivi fissati vengano raggiunti - e quindi non vengano perse risorse - grazie a uno scatto finale da parte delle amministrazioni italiane coinvolte, come già accaduto più volte in passato. E si sottolinea che comunque, in seguito all'introduzione massiccia di nuove risorse con il React Eu, dovrebbe ridursi anche a livello europeo il valore percentuale della spesa media. I dati sull'andamento della spesa per programmi e per regioni dovrebbero essere aggiornati entro luglio.