Nella mattinata di ieri si è registrata un'altra brillante operazione della Polizia Penitenziaria operante nel Carcere di Teramo.
All'interno dell’area intercinta che perimetra l'area detentiva dell'istituto, una pattuglia a piedi ha infatti rinvenuto un pallone imbottito di materiali non consentiti pronto per essere introdotto illecitamente all’interno delle sezioni. All'interno del pallone, abilmente posto fuori dalla visuale ordinaria, erano stati occultati 2 telefoni smartphone, 4 micro cellulari di ultima generazione dotati della più recente tecnologia e connettività, caricabatterie ed auricolari.
Un simile tentativo già si è verificato altre volte nel carcere di Teramo. Solo la pronta attenzione degli agenti ha permesso l'anomalo rinvenimento evitando le gravi conseguenze che sarebbero potute derivare laddove i cellulari fossero stati introdotti tra la popolazione detenuta.
L’operazione è stata condotta con competenza, professionalità nonché perfetta coordinazione da parte del personale operante, sebbene rappresenti solo un piccolo tassello posto ad argine del ben più ampio fenomeno dell'introduzione di oggetti e sostanze non consentite all'interno delle carceri italiane al quale, con tutta evidenza, deve essere data necessariamente una più adeguata risposta da parte dell'Amministrazione Penitenziaria in termini di uomini e mezzi da mettere a disposizione del Corpo per evitare che le maglie degli istituti diventino un colabrodo e rendano le sezioni detentive piazze fuori controllo, terreno fertile per la continuazione della criminalità.
Il SiNAPPe esprime un plauso a tutti i colleghi di Polizia Penitenziaria impegnati nell’operazione, che hanno garantito ancora una volta la sicurezza dell’Istituto e svolto egregiamente il loro mandato istituzionale anche in questo frangente.