
Fina e Libbi si dicono “consapevoli del fatto che il motore della scuola è rappresentato da chi, nella scuola, lavora e che non ha mai fatto mancare il proprio impegno anche nei drammatici momenti vissuti in questi ultimi due anni in cui tale istituzione ha rappresentato, a volte, l’unico presidio. Ad animare l’azione del Partito Democratico è la convinzione che la scuola vada, giustamente, ricollocata al centro dell’agire politico, della vita del Paese e della nostra regione per le ricadute economiche, sociali e culturali che ne derivano. Non un’ottica di tagli, quindi, ma maggiori investimenti affinché questi obiettivi fondamentali possano essere raggiunti a partire dal giusto trattamento e la giusta considerazione degli attori stessi della scuola”.