La scuola anche in provincia di Teramo è partita con orari a scartamento ridotto e troppe classi scoperte. Le nomine in ruolo non hanno coperto tutti i posti disponibili. Le nomine dei precari non hanno risolto le tante criticità rilevate dalle scuole.
Occorre una riforma del sistema di reclutamento che metta al centro la formazione in ingresso, con corsi abilitanti gestiti in collaborazione da scuola e università collegati a meccanismi di accesso al ruolo, in modo da evitare che si creino nuove sacche di precariato. Un sistema efficace deve coniugare formazione in ingresso, abbattimento dell’abuso dei contratti a termine e del precariato e sistemi selettivi snelli incentrati sulla formazione delle future professionalità che operano nella scuola.
Di seguito le nomine in ruolo fatte in Abruzzo. Mentre a livello nazionale non sono stati assegnati oltre la metà dei posti disponibili, per mancanza di graduatorie dalle quali attingere, frutto di un farraginoso sistema di reclutamento, in Abruzzo sono circa un terzo le cattedre non date in ruolo.
Regione |
Docenti assunti a tempo indeterminato (GM, GAE e Call Veloce) |
Docenti con incarichi al 31/8 per l’immissione in ruolo (1 fascia GPS sostegno e concorso straordinario bis) |
Totale |
Contingente posti disponibili da coprire |
Abruzzo |
634 |
364 |
998 |
1.254 |
Sono 256 i posti in ruolo non attivati. Anche da questo deriva l’esorbitante numero di precari. A questi disagi si aggiungono le numerose e circostanziate richieste delle scuole di personale ATA aggiuntivo. Una situazione allarmante che può essere superata soltanto con uno stanziamento specifico di risorse finanziarie, la cui responsabilità non può ripercuotersi sulle scuole. Allo stato attuale si deve intervenire dal ministero con un numero consistente di posti in deroga, in aggiunta a quelli già assegnati.
Queste risorse devono servire anche per le segreterie scolastiche, oberate di impegni sempre più gravosi e su cui ricadrà l’onere aggiuntivo di contribuire a realizzare diverse misure del PNRR e del PON scuola. A tal fine è sempre più determinante la figura dell’assistente tecnico a supporto dei docenti nello svolgere attività di laboratorio e tecnico-pratiche, vigilare sui laboratori, gestire il materiale di magazzino e preparare quello per le esercitazioni. Eppure gli istituti comprensivi, pur avendo tutti i laboratori, sono senza assistenti tecnici.
L’Amministrazione scolastica provinciale continua a glissare le richieste delle scuole. Non sono stati ancora dati posti in più di collaboratori scolastici, di assistenti amministrativi per le segreterie e di assistenti tecnici per i laboratori. Dalla mobilitazione unitaria davanti all'ATP di Teramo del 2 settembre u.s. nulla è cambiato.
Occorrono interventi urgenti e strutturali. Nei prossimi giorni la FLC CGIL Teramo terrà assemblee con il personale scolastico per discutere delle iniziative di mobilitazione da intraprendere.