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Screenshot_2023-01-12_alle_12.37.20.pngPartecipa ad un concorso pubblico bandito dal Comune in cui è consigliere comunale e si dimette solo quando ne risulta vincitore, scatta il "caso" a Bisenti dove i consiglieri di minoranza Stefano Capodicasa, Marco De Vico e Giuditta Di Martino accusano di inopportunità l'accaduto e chiedono l'intervento delle autorità competenti per valutarne la legittimità. Sott'accusa anche il concorso pubblico cui ha partecipato il figlio dell'attuale vice sindaco (arrivato secondo in graduatoria). I tre consiglieri di minoranza denunciano tutto in una nota stigmatizzando il "comportamento poco consono – e per nulla opportuno – osservato da taluni soggetti. In particolare si sottolinea come, incredibilmente, il concorso pubblico comunale volto all’assunzione di una figura di operaio (nonché conduttore di macchine operatrici) abbia visto risultare vincitore – essendo già stato assunto ed avendo preso regolarmente servizio – un consigliere comunale di maggioranza. Tale consigliere, che avrebbe dovuto ritenere opportuna la non partecipazione al concorso in quanto amministratore in carica, non solo ha partecipato, ma è poi risultato vincitore e, solo all’esito della pubblicazione della graduatoria finale di merito, si è dimesso dal suo ruolo amministrativo. La circostanza sembrerebbe essere senza paragone in nessuno dei quasi 8.000 comuni italiani. Ma non basta. Un secondo e distinto concorso pubblico è stato svolto per l’assunzione della figura di un operaio generico e necroforo, da adibire ai servizi tecnici e cimiteriali. In tal caso, similmente al caso precedente, ha partecipato al concorso il figlio del Vicesindaco in carica, il quale è poi risultato secondo in graduatoria, la quale potrà essere attinta da qualsivoglia ente locale, ivi compreso lo stesso Comune di Bisenti, per le future assunzioni che si rendessero necessarie". La nota di Capodicasa, De Vico e Di Martino si conclude così: "Riteniamo un chiaro segno di mancato rispetto per le istituzioni il fatto che, sia membri della maggioranza e sia parenti di primo grado di amministratori bisentini, abbiano ritenuto plausibile ed opportuno candidarsi alle poche opportunità di lavoro che offre il nostro Comune. Pertanto, è doveroso criticare pubblicamente quanto avvenuto ed invocare ogni consentita analisi sull’accaduto da parte delle Autorità preposte. Dal canto nostro, non possiamo che essere amareggiati per l’insensibilità di chi è stato messo dagli elettori ad amministrare la cosa pubblica nell’interesse della comunità". 

QUI LA DETERMINA DEL CONCORSO NECROFORO

QUI LA DETERMINA DEL CONCORSO OPERAIO GENERICO