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Screenshot_2023-07-03_alle_22.58.53.pngAbbiamo ricevuto dall’avvocato Enrico Maria Meco, una richiesta di rettifica, “in nome e per conto della Fuoririva S.r.l., in persona dell’amministratore unico sig. Daniele Venditti”… “In relazione all’articolo comparso sulla Vs. testata giornalistica il 27 giugno 2023”, cioè QUESTO.

Scrive l’avvocato; 

“… la notizia oggetto del detto articolo:

- non risulta corrispondente alla realtà fattuale e processuale;

- risulta essere stata riportata in termini denigratori e dispregiativi della società mia

rappresentata e del suo amministratore unico, anche mediante l’uso di espedienti linguistici ed espressioni sintattiche suggestive, nella misura in cui si presuppone un comportamento preordinatamente scorretto da parte della stessa, anche di rilievo penale, nei confronti della propria clientela con riferimento al fitto degli ombrelloni, palme et similia;

- in ogni caso, appare priva di quel pubblico interesse che rende legittimo il diritto di cronaca, avendo ad oggetto una controversia tra due privati che, involge, peraltro solo indirettamente, un numero ristretto di soggetti”.

Gentile avvocato, l’amicizia che mi legava a suo padre mi impedisce di risponderle coi toni che - mi creda - la sua lettera avrebbe meritato. Perché è vero che lei deve rappresentare le ragioni del suo cliente, ma questo non le consente di accusarci di aver scritto il falso, né di infarcire la sua lettera di quel riferimento all’uso “di espedienti linguistici denigratori”, che poi non spiega, lasciando in sospeso un’affermazione gravissima. E non solo: mi creda, è del tutto fuori luogo il suo accenno alla mancanza del pubblico interesse, perché la sorte di un locale PUBBLICO, che offre un servizio PUBBLICO, gestendo un bene del PUBBLICO demanio …è per definizione di interesse pubblico.

Detto questo, prima di pubblicare le ragioni del suo assistito - alla fine delle quali le porró una domanda, anzi: due, voglio informarla del fatto che, al suo cliente, è stata offerta la possibilità della risposta contestuale, nello stesso articolo. Le sue risposte, le abbiamo pubblicate. Per sua completa conoscenza, le offro anche lo screenshot del messaggio che, sempre il suo cliente, mi ha inviato qualche giorno dopo. Il tono, credo, dice molto…. 
Danix
E adesso, le ragioni del signor Daniele Venditti:

“La Fuoririva S.r.l. intende precisare quanto segue: in considerazione dei pluriennali ottimi rapporti tra le due società, nel 2021 la Serenella del sig. Di Filippo aveva affittato alla Fuoririva S.r.l. l’azienda commerciale costituita dal Lido Serenella.

Nell’estate del 2022 i rapporti tra le due società si incrinavano per questioni legale alla corretta esecuzione del contratto, ritenendo la Fuoririva S.r.l. che il sig. Di Filippo si era reso inadempiente rispetto a tutta ina serie di obblighi aventi ad oggetto la ristrutturazione del lido per uno migliore e maggiore sfruttamento economico dell’azienda, anche alla luce dell’importante impegno economico assunto dalla affittuaria.

La controversia sfociava in un ricorso cautelare presentato dal sig. Di Filippo dinanzi al Tribunale di Teramo al fine di ottenere il rilascio dello stabilimento, Alla fine del mese di febbraio 2023 il Tribunale ordinava il rilascio dello stabilimento balneare. Avverso detto provvedimento provvisorio la Fuoririva S.r.l. proponeva subito reclamo dinanzi al Collegio del Tribunale di Teramo, il quale fissava udienza al 7 luglio 2023 al fine di revocare, modificare o confermare la detta ordinanza.

Confidando legittimamente nell’accoglimento del detto reclamo e, quindi nella possibilità di restare in possesso del lido, la Fuoririva S.r.l. iniziava regolarmente la stagione estiva, aprendo il bar ed il ristorante ed affittando le palme e gli ombrelloni.

In data 20 giugno 2023 la Fuoririva S.r.l. riconsegnava spontaneamente, senza intervento alcuno della forza pubblica, lo stabilimento balneare al sig. Di Filippo, il quale ad oggi utilizza ancora le insegne della Fuoririva ed i beni strumentali di proprietà della stessa, essendosi rifiutato di riconsegnarli.

A seguito del rilascio la Fuoririva S.r.l. iniziava subito a contattare i propri clienti per la restituzione degli acconti percepiti – incontrando molti degli stessi nella giornata del 1° luglio 2023 presso il lido – nella massima disponibilità e chiarezza, essendosi impegnata a restituire ai propri clienti eventuali acconti percepiti entro 45 giorni, nell’ipotesi in cui non avesse potuto continuare a svolgere la propria attività presso il lido Serenella.

Alla luce di quanto sopra, si comprende come la Fuoririva S.r.l. abbia agito nella piena legalità e nel massimo rispetto della propria clientela, cui sarà sempre grata per la fiducia accordata negli anni. Ogni illazione in merito a presunte pratiche commerciali scorrette dev’essere, pertanto, rispedita con forza al mittente e con l’occasione la Fuoririva precisa che dal 20 giugno 2023 la stessa non ha più alcun ruolo nella gestione del Lido Serenella, della quale dev’essere ritenuta totalmente estranea, sotto ogni profilo”.

E ora, le domande:

  1. Davvero sta cercando di dimostrare che era sbagliato un articolo del 27 giugno, perché abbiamo scritto che non era successa una cosa … avvenuta 4 giorni dopo?
  2. Se il 7 luglio si terrà un’udienza, all’esito della quale il suo cliente confida “… legittimamente nell’accoglimento del detto reclamo e, quindi nella possibilità di restare in possesso del lido…” perché sei giorni prima restituisce gli anticipi di palme e ombrelloni?

E tanto che ci siamo, per amor di chiarezza:

  • quante sono le persone che hanno versato anticipi? E quanto e quando li  hanno versati? E quanto hanno versato in tutto? 
  • Le risulta che qualcuno abbia sollecitato la restituzione di quegli acconti?
  • Può dirmi come e quando è stata assicurata la restituzione di quegli acconti in 45 giorni?
  • Se l’ordinanza del Tribunale è della fine di febbraio, perché la restituzione della struttura avviene “spontaneamente” (parole vostre) solo quattro mesi dopo?
  • In quei quattro mesi, sono state adottate iniziative gestionali, pur in presenza dell’ordinanza?

Nella certezza che, con lo stesso amore di verità che ha voluto palesare nella sua lettera, la Fuoririva non ci farà mancare dettagliate risposte, salutiamo cordialmente