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Affittasi 

Tasse, inflazione, caro mutui e affitti brevi riducono sempre più l'offerta di appartamenti in affitto, facendo lievitare il prezzo degli immobili in locazione, soprattutto al centro città ed in prossimità del centro storico, tanto che per una famiglia trovare casa è diventata un'impresa. Il caro affitti dunque non colpisce solo gli studenti universitari fuori sede, anzi, a Teramo i prezzi reggono e sono fermi  da due anni. Negli ultimi cinque anni però i prezzi degli affitti  a libero mercato sono aumentati vertiginosamente. Secondo una stima concentrata  e accertata dal Sicet – Cisl Teramo, il prezzo medio degli immobili su tutta la provincia è salito ad aprile 2023 a 12 euro al metro quadro annuo, 90 euro mensili. Un monolocale al centro storico di Teramo di circa 40 mq. rende al locatore 600 euro mensili, un aumento del 67% dell’anno precedente. L'offerta di case in affitto è sempre più rarefatta. Nel primo trimestre 2023 l’offerta di case in locazione si è ridotta del 28,7% rispetto al 2022.

antonio di berardo sicet teramoChi ha un appartamento da affittare si torva davanti ad una scelta: affittare casa ad una famiglia o immetterla nel ricco circuito degli affitti brevi, rendono più del doppio di un canone annuale fisso. Anche perché la locazione spesso non tiene il passo con l'inflazione e la tassazione, fra cedolare secca e IMU, si porta via in genere gran parte dell'introito della locazione. L'alternativa di acquistare una casa, per molte famiglie, è un intralcio per una serie di ragioni: il costo crescente dei mutui che, come si sa, stanno scontando il progressivo aumento dei tassi di interesse della BCE;  la disponibilità di risorse sufficienti per l'anticipo; la capienza dello stipendio; la stabilità lavorativa. L’ultima opzione (forse la migliore) fra la scelta dell'affitto breve e della locazione stabile è la locazione a tempo determinato, una opzione che sicuramente garantisce meno costi sotto forma di tasse ed un adeguamento continuo all'inflazione, ma presenta l'indubbio svantaggio di lasciare esposti i proprietari di casa al rischio morosità degli affittuari ed a lunghe e costose procedure di sfratto. Tra l’altro, il Governo nazionale ha abolito 130 milioni di sostegno per l’affitto e 230 milione per la morosità incolpevole colpendo ovviamente le fasce più deboli della popolazione italiana. 

SEGRETARIO PROVINCIALE SICET

ANTONIO DI BERARDO