E' accaduto di tutto, ieri sera, durante la permanenza a Campli del vice Ministro e cittadino onorario farnese Vittorio Sgarbi che dopo aver visitato una serie di importanti strutture, chiese comprese ancora inagibili dal sisma, ha chiesto l’intervento del direttore generale dei Musei italiani, Massimo Osanna, per capire come mai la responsabile del museo, Federica Zalabra  direttrice ad interim MuNDA) abbia deciso di chiudere il museo archeologico di Campli e di non aspettare l'arrivo di Sgarbi, alle 21 a Campli. Situazione paradossale… risolta poi dal ritorno a Campli di uno dei custodi, che ha aperto in extremis dopo che lo stesso Sgarbi ha chiamato, svegliato e strigliato tutto il Ministero. La visita, qundi, è avvenuta dopo la presentazione del suo ultimo libro, e dopo che lo stesso viceministro ha bacchettato tutti sulla situazione dei musei in Italia ed anche in provincia di Teramo, ricordando le tante (troppe) strutture chiuse al pubblico. Prima della visita, si è svolta l'inaugurazione in Comune della mostra ell’artista Saverio Falconi Di Francesco: "I colori dei sogni".

Sgarbi prima di andare a dormire in un hotel di Teramo, ha voluto fare un sopralluogo nella Chiesa di San Paolo, che sarà la sede delle opere che rientreranno a Campli e che sono sparse in giro per l'Italia, a cominciare dalla Madonna del Latte, che è la più rappresentativa delle opere camplesi. Poi cena al Tuibero d'Oro. La visita si è conclusa alle 2,30. Stamattina tornerà a Campli per incontrare di nuovo il Sindaco Federico Agostinelli e visitare: palazzo Rozzi, la Necropoli di Campovalano e San Bernardino, poi partirà verso la Puglia dove lo attende un altro incontro.

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Elisabetta Di Carlo