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questura.jpegSono cinque gli arresti per il derby che si è svolto ieri allo stadio Fadini: Giulianova-Teramo e che ha visto una serie di tafferugli in via Cupa poco prima l'apertura dei cancelli per la partita di calcio finita 1-0 per i giallorossi. Sono in particolare: due giuliesi e tre tifosi biancorossi tra i 26 e i 37 anni e sono tutti pregiudicati quelli arrestati oggi a poche ore dalla partita. Lo ha detto il Questore di Teramo Carmine Soriente durante una conferenza stampa in Questura. Sono tutti arresti in flagranza differita che sono stati possibili grazie al video che girava sui social appena dopo la rissa con i sassi che ha fatto il giro del mondo e con pesanti prese di posizioni da parte del Sap di Polizia e del Coisp e la proposta di tenere questi incontri di calcio sempre a porte chiuse.

Tra gli arrestati anche colui che ha ferito il carabiniere accusato di lesioni che è un teramano. Il carabiniere così come il poliziotto hanno riportato una prognosi di 10 giorni ciascuno dopo aver fatto ricorso alle cure dei sanitari perchè raggiunti dai sassi.

La questione non finisce qui ha detto il Questore: «Questa volta sono determinato a vedere tutte le negligenze e da tutte le parti». Il riferimento è a quello che è accaduto dentro al Fadini perchè sembra che passi l'idea che quello che non si può fare a Teramo diventa possibile a Giulianova (vedasi manifestazioni ed ora anche il derby). Non sono piaciute le dichiarazioni del presidente del Giulianova Calcio Mucciconi rilasciate a Radio G dove si evidenzia che sono state aperte i cancelli per ordine pubblico. Il questore nel ribadire che l'unico ad avere voce in capitolo sull'ordine pubblico è appunto il Questore o il suo vicario,  e che nessuno dei due aveva autorizzato l'aapertura dei cancelli. Per questo motivo, la Polizia ha aperto un'altra inchiesta e la questione sarà oggetto di una prossima riunione dell'ordine pubblico con il Prefetto.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA QUESTURA

Lo scorso 4 febbraio, allo stadio “R. Fadini” di Giulianova (TE), si è tenuto il derby fra le squadre di calcio del Giulianova e del Teramo, valevole quale gara di ritorno del Campionato Regionale di Eccellenza.
Prima della partita, in un’area adibita a parcheggio dei tifosi ospiti, situata in una via che porta allo stadio, circa 70 ultras teramani, scortati da personale in servizio di ordine pubblico, si dirigevano, in corteo, verso l’impianto sportivo. In tale frangente circa 30 tifosi giuliesi, fuoriusciti da una via laterale al tragitto del corteo, si scontravano con la fazione avversaria, anche con l’utilizzo di aste di bandiere.
L’immediato intervento del personale in servizio di ordine pubblico presente sedava la turbativa in atto, favorendo la separazione delle frange.
Nell’occasione un militare dell’Arma dei Carabinieri riportava una ferita lacero contusa alla testa ed un operatore della Polizia Scientifica un trauma distorsivo del rachide cervicale e disturbi del visus.
L’attività investigativa effettuata dalla Digos della Questura di Teramo, consistita nella visione dei filmati video realizzati da personale della Polizia Scientifica e di quelli estrapolati dai vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, consentiva di identificare per il momento 5 soggetti, ripresi mentre prendevano parte attiva alla violenta rissa, nel corso della quale riportavano lesioni i suddetti operatori.
Si tratta di 3 ultras del Teramo, tra cui il responsabile delle lesioni ai danni del Carabiniere, e di 2 del Giulianova, di età compresa tra i 26 e i 37 anni.
Dalle immagini video analizzate emerge il loro coinvolgimento nei fatti, nei luoghi interessati alla sosta ed al transito di coloro che si recano allo stadio, e nella tarda mattinata di oggi sono stati tratti in arresto in flagranza differita di reato, ai sensi dell’art. 8 della L.401 del 1989, in relazione ai reati di rissa aggravata (art. 588 c.p.), lancio o utilizzo di oggetti atti ad offendere in occasioni di manifestazioni sportive (art. 6 bis L.401/89), e travisamento (art. 5 L. 152/75).
Al tifoso del Teramo che materialmente provocava la ferita lacero-contusa al pubblico ufficiale, è stato contestato anche il reato di lesioni aggravate.
Gli arrestati, che sono stati messi a disposizione della A.G., annoverano precedenti di Polizia principalmente per reati commessi in ambito sportivo.
Sono in corso approfondimenti investigativi volti a identificare ulteriori responsabili dei fatti.