Otto condanne e 22 assoluzioni: è il verdetto della Corte d'Appello dell'Aquila per la tragedia di Rigopiano. I giudici hanno confermato le condanne inflitte in
primo grado per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, per i dirigenti della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, per il tecnico Giuseppe Gatto e per l'ex gestore dell'hotel Bruno Di Tommaso. Oltre all'ex prefetto Provolo, che dovrà scontare una pena di un anno e otto mesi per falso e omissioni di atti
d'ufficio, sono stati condannati Leonardo Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura, e Enrico Colangeli, tecnico comunale di Farindola.
"Ci aspettavamo di più. La condanna della Regione e della Provincia. Non penso che sia una cosa normale tirare dentro un tecnico comunale e l'ex prefetto
per depistaggio. Andavano condannati altri personaggi. Se oggi avessero preso tutti l'ergastolo a me non cambiava nulla. Potevo
guardare la foto di mio figlio e dire ho fatto il mio dovere per darti giustizia". Lo ha detto Alessio Feniello, padre di Stefano, il giovane di 28 anni morto, insieme ad altre 28 persone, sotto le macerie dell'hotel Rigopiano il 17 gennaio 2017.
L'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo è stato condannato a un anno e otto mesi nel processobd'appello per la tragedia di Rigopiano, avvenuta il 18 gennaio
del 2017 e costata la vita a 29 persone che morirono nell'hotelbtravolto da una valanga. La decisione dei giudici della Corte
d'Appello dell'Aquila è arrivata al termine della camera di consiglio durata quasi 5 ore. Nel processo di primo gradobProvolo era stato assolto.