Un detenuto straniero, appartenente alla sezione sex offender, ha appiccato un incendio e rotto vari beni dell'amministrazione per opporsi alla condanna ricevuta ritenendola inopportuna, costringendo un altro detenuto alle cure del locale nosocomio per inalazione da fumo.
Tale gesto ha messo a dura prova le poche risorse del servizio a turno in servizio oggi, come di frequente accade all’interno dell’istituto teramano. Ennesimo grido d'allarme del Si.N.A.P.Pe affinché si affronti con serietà la carenza d’organico al Castrogno e negli altri istituti della regione Abruzzo ormai a collasso e pretendere un cambio di rotta nella gestione dei detenuti facinorosi.