Le operatrici della casa di riposo Santa Rita di Atri sono stremate dalla situazione che ormai si trascina da
tempo e che in questi ultimi mesi ha visto una ulteriore svolta in negativo sul fronte della regolarità e certezza
al diritto della retribuzione.
Da tempo il gestore del servizio è in costante ritardo di 1 mese sull’erogazione dello stipendio e negli ultimi
mesi, a causa di ritardi e contenziosi tra il gestore e l’asp 2, la situazione e l’incertezza sul futuro si è accentuata.
Solo il 14 febbraio si è avuto il “saldo” della mensilità di novembre 2023 ed a seguito dell’ormai conclamato
ritardo delle mensilità di dicembre 2023 e gennaio 2024 questa O.S. ha indetto in data 16.02.2024 lo stato di
agitazione del personale e richiesto l’attivazione del tavolo di conciliazione ai sensi della L. 146/90 presso la
Prefettura di Teramo.
In data 22.02.2024 si è tenuto il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Teramo dove, pur scettici sul
futuro, abbiamo apprezzato l’impegno profuso dal Capo di Gabinetto Vice Prefetto aggiunto Dott.ssa Luana
Strippoli che ha ottenuto impegni da parte dell’Asp 2 e del consorzio la Clessidra /cooperativa SC.AT (gestori
del servizio), sulla tempistica del pagamento delle mensilità di dicembre e gennaio alle operatrici.
A fronte di tali impegni, unitamente alla RSA presente, abbiamo chiuso positivamente il tentativo di
conciliazione.
Mentre L’Asp 2, già al momento del tentativo di conciliazione, aveva “sanato” il suo ritardo contrattuale di
circa 20 giorni il consorzio la Clessidra e la cooperativa Sc.At. non hanno rispettato l’impegno del versamento
della mensilità di dicembre entro la scorsa settimana, ed oggi lunedì 4 marzo le operatrici non hanno ricevuto
nessuna retribuzione arretrata.
Questo atteggiamento correlata alla mancanza di comunicazione certe con le dipendenti e con questa O.S.
preclude ogni possibile risoluzione di questo stato di forte crisi nella gestione della casa di Riposo Santa Rita
di Atri e getta ombre pesanti sulla reale volontà di adempiere in modo puntuale all’intero accordo siglato in
sede Prefettizia ossia il pagamento entro il 10 marzo delle retribuzioni di gennaio 2024 da parte delle
cooperative.
Se si aggiunge che le operatrici sono impiegate con contratti part-time di 24 ore si capisce che l’esiguo
stipendio spettante diventa ancor più insignificante a fronte di questi ritardi.
Le operatrici hanno sempre mostrato dedizione alla struttura e agli ospiti dando sempre il massimo impegno a
tutela del servizio e non va dimenticato che durante il periodo emergenziale hanno saputo con grande
professionalità e sacrifici portare avanti la struttura senza nessun problema per gli ospiti gestendo l’emergenza
in modo ottimale.
Per quanto sopra, con il perdurare dei ritardi da parte del consorzio La Clessidra e cooperativa Sc.At.
nell’erogazione delle legittime retribuzioni maturate, questa O.S. è pronta a proclamare un nuovo stato di
agitazione, per attuare successivamente tutte le azioni sindacali dovute a difese delle lavoratrici.
Il Segretario Generale UIL FPL Teramo
Massimiliano Bravo