"Un altro suicidio in carcere. Un'altra sconfitta dello Stato di diritto. Questa volta a Teramo, dove un detenuto giovanissimo ha deciso di farla finita impiccandosi nella sua cella, nel giorno del suo compleanno. Siamo di fronte ad una strage infinita. Mi chiedo a quante altre tragedie 'annunciate', perché di questo si tratta, dobbiamo
assistere, prima che si intervenga sulle condizioni disumane
degli istituti di pena. Ad oggi il senso di impotenza, è per me
devastante. Recentemente ho visitato la Casa Circondariale di
Castrogno, dove ho potuto constatare di persona una situazione
che definire critica è solo un eufemismo: sovraffollamento,
eccessivo uso di psicofarmaci, problemi legati alle visite
specialistiche dell'Asl e ovviamente agenti in sottorganico". Lo
afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
"Un drammatico filo rosso unisce tutte le nostre carceri: le
disumane condizioni di vita che riguardano tutti, detenuti e
agenti, in perenne sotto organico. Una situazione che non si
risolve con nuove fattispecie di reato, come fa questo governo o
con continue strette securitarie, ma con un lavoro prima di
tutto culturale. Bisogna far uscire dal regime di detenzione -
spiega - chi è affetto da malattie psichiatriche, i
tossicodipendenti, che dovrebbero essere seguiti in altre
strutture più idonee e tutti coloro che sono in carcere per
scontare i cosiddetti reati minori e che potrebbero usufruire
delle misure alternative. Le carceri devono essere svuotate, non
riempite. E' ora che anche il Governo dei Patrioti se ne renda
conto", conclude.